Porto Tolle. Contro i granchi alieni che fanno strage di vongole scende in campo l'«ostreghero»

Si tratta di una sorta di vasca che veniva utilizzata per la raccolta delle ostriche

Giovedì 20 Luglio 2023 di Anna Nani
I granchi blu fanno strage nelle lagune del Delta

PORTO TOLLE (ROVIGO) - Oggi, giovedì, si terrà la riunione del Comitato di gestione del Gruppo tecnico e del Comitato consultivo del Distretto di pesca Nord Adriatico con Regione Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia per l’avvio delle iniziative propedeutiche alla proclamazione dello stato di crisi e per l’erogazione di ristori alle attività colpite dall’invasione dei granchi blu che sta avvenendo nel Delta. Nel frattempo ieri c’è stata la seconda riunione in Prefettura, a Rovigo, della Conferenza permanente sulle problematiche della molluschicoltura in Polesine. A presiederla il prefetto Clemente Di Nuzzo che si è confrontato con il presidente della Provincia, Enrico Ferrarese, il sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli, il presidente del Consorzio pescatori, Luigino Marchesini, coi rappresentanti di Regione, Capitaneria di Porto di Chioggia, Consorzio di Bonifica Delta del Po, Genio civile, Arpav, Ulss 5 Polesana, Ispra, Istituto zooprofilattico delle Venezie, Distretto ittico di Rovigo e Chioggia. 

L'ordinanza

Tra le novità il Tavolo ha condiviso l’adozione di un’ordinanza preparata da Pizzoli, che spiega: «Darò il via libera all’ostreghero, una sorta di rasca che veniva usata una volta per la raccolta delle ostriche, che non ha un impatto ambientale ma che oggi non rientra nell’elenco degli strumenti autorizzati.

L’atto darà modo alla Regione di poterne consentire l’uso senza dover attendere la valutazione di impatto ambientale». Sono altresì stati analizzati i primi studi sulla specie prodotti da Arpav per le successive valutazioni da parte di Ispra con il supporto dell’Istituto zooprofilattico necessarie per l’elaborazione di una strategia di contrasto al fenomeno e di tutela dell’ecosistema. 

L'appello

Nel frattempo Coldiretti ha scritto al ministro Francesco Lollobrigida parlando di questa invasione come di una calamità per la quale serve un intervento urgente. «Come tutte le specie aliene anche il granchio blu sta procurando danni incalcolabili – ribadisce il n.1 di Coldiretti Rovigo, Carlo Salvan - sta attaccando un ambiente naturale di pregio, che rappresenta un luogo di lavoro per tante famiglie con una produzione che sfiora i 100 milioni di euro e coinvolge 2000 addetti». Il presidente di Coldiretti considera “positivo il coordinamento in corso tra le zone più colpite dell’alto Adriatico, le Regioni interessate e il Governo per definire insieme le azioni da intraprendere, partendo dalle migliori modalità di cattura, fino alla valutazione del riconoscimento di un indennizzo specifico perché i nostri pescatori vanno tutelati considerata la situazione di difficoltà che sta perdurando complice la grave crisi internazionale dell’ultimo anno. Sono migliaia i polesani che vivono di pesca, a questi si aggiungono i veneziani che condividono il flagello del granchio blu”.

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