PORTO TOLLE - «Non lasciateci soli». È l’appello lanciato da Serena Negri, consigliera di opposizione della civica Rinnovare per Porto Tolle sulla scia dell’allarme lanciato alcuni giorni fa da Luigino Marchesini, presidente del Consorzio pescatori del Polesine circa l’invasione del granchio blu nelle lagune del Delta. «La situazione è drammatica – spiega Negri che è una delle oltre 700 donne pescatrici che fanno parte dei 1.500 del comparto ittico portotollese -. Stiamo rischiando il nostro lavoro, in due giorni i granchi blu sono riusciti a sterminare un intero orto di vongole nella laguna del Canarin. È una specie vorace che si ciba di pesce, vongole, cozze e con forti chele con cui riesce a rompere anche l’ostrica più dura».
La consigliera di minoranza evidenzia: «Serve intervenire in tempi rapidi perché, nonostante lo sforzo economico da parte del nostro Consorzio e lavorativo da parte di noi pescatori, da soli non riusciamo a contrastare questa specie che è altamente invasiva.
CONTROMISURE
La struttura consortile si accolla già un incentivo al chilo dato agli operatori per la raccolta e ha attrezzato due celle nei mercati ittici di Pila e Scardovari, in più si occupa dello smaltimento della parte invenduta. «Sono necessari incentivi che ci permettano di munirci di attrezzature e nasse apposite per catturare i granchi dal più piccolo al più grande, in quantità maggiori delle attuali senza perdere ulteriore tempo – specifica Negri -. Oltre al danno causato dal granchio blu stiamo affrontando un’invasione di macro alghe che soffocano le nostre vongole. Insomma, stiamo vivendo un periodo catastrofico: siamo 1.500 pescatori abbandonati a loro stessi. Abbiamo bisogno di interventi immediati e straordinari che ci aiutino a superare l’emergenza». Fa sponda alla collega di scranno la capogruppo Cosetta Nicolasi che mette l’accento sul silenzio da parte delle istituzioni: «Ennesimo problema che attanaglia le nostre lagune. Ennesimo appello del comparto pesca alle autorità competenti per trovare una soluzione ed ennesimo silenzio della nostra amministrazione. La nostra principale economia è in pericolo e non è più accettabile che Comune, Provincia e Regione non abbiano ancora detto nulla. Come gruppo invitiamo le autorità competenti a prendere in mano la situazione che ormai è a un punto di criticità molto alto. Serve immediatamente un Tavolo azzurro per coordinare un’azione di contrasto».