Sequals-Gemona, i sindaci si spaccano: «Non farla è da stupidi». «L'opera distruggerà il Tagliamento»

Venerdì 11 Novembre 2022 di Marco Agrusti
La Cimpello-Sequals attuale

«Niente paura, la strada serve e serve subito». «No, l’impatto sulle nostre bellezze naturali sarebbe devastante». I sindaci si spaccano sul progetto della nuova autostrada tra Sequals e Gemona. Si creano due fronti ben distinti: c’è un duetto che spinge affinché i tempi per la realizzazione dell’opera siano «brevissimi» e un altro che invece promette battaglia e si schiera apertamente dalla parte del “no”. 
Nel primo gruppo ci sono i sindaci dei due “capolinea” (Sequals e Gemona), nel secondo i primi cittadini che vedrebbero sul loro territorio le opere più contestate: quindi si parla di Pinzano e Ragogna, a cavallo del Tagliamento. 

LA SPINTA

Enrico Odorico, sindaco di Sequals, ha vissuto 40 anni all’estero. E per un lungo periodo in Danimarca. Paese di ponti e viadotti. «L’autostrada? Dobbiamo farla subito. In Danimarca hanno fatto un collegamento con la Svezia (tra Copenaghen e Malmoe, ndr) in pochi anni. E l’area dell’aeroporto della capitale danese si è sviluppata. Lo stesso succederebbe da noi. Ci fermiamo per un pezzo di strada di tre chilometri, siamo matti? La Sequals-Gemona serve eccome e serve subito. È la soluzione per togliere il traffico dai paesi. Nessuno si faccia vincere dalla paura. Abbiamo già fatto diverse riunioni su questo argomento e non ho mai avuto nemmeno un dubbio sulla fattibilità dell’operazione. Servirà a tutti, non solo alle nostre cittadine ma alla regione intera. Non dimentichiamoci che a breve sarà completata la famosa Pedemontana veneta. Se ci porterà il traffico che promette allora saranno dolori». 
Sulla stessa linea il sindaco di Gemona, Roberto Revelant: «L’idea è di 50 anni fa ed è valida.

Auspico che si arrivi alla soluzione. Si tratta di un’opera che fungerebbe da volano per il nostro tessuto produttivo e per la componente commerciale. Darebbe valore aggiunto a Gemona. Rispetto però le posizioni degli altri e dico: sediamoci a un tavolo e discutiamone, ma facciamolo presto. Le infrastrutture non hanno mai portato miseria, ma ricchezza». 


LA FRENATA


Dai due capolinea poi ci si sposta sul Tagliamento. È lì che il tracciato della Sequals-Gemona incontra la natura, i siti protetti, le maggiori resistenze. Nel dettaglio, tra Pinzano e Ragogna. 
«La strada nuova? Totalmente sbagliata - tuona il sindaco di Pinzano Emiliano De Biasio -. È un’idea di sviluppo superata. Favorirebbe lo spopolamento dei nostri paesi e porterebbe via le persone, senza calcolare i danni ambientali. E le merci? Finirebbero verso l’Est Europa, quindi lontano da noi. Se ci sono così tante risorse, portiamole sul territorio per sistemare le strade locali. Non può essere sempre una irrealizzabile autostrada a fare da specchio per le allodole».
A fargli eco la sindaca di Ragogna, Alma Concil. «Credo di non parlare solo per me - attacca -: siamo nettamente contrari a un’opera che deturperebbe definitivamente la nostra zona. Anzi, la devasterebbe del tutto. E anch’io la penso come il mio collega di Pinzano: si tratta di un’idea superata. Già adesso vediamo quanto è pericolosa la Cimpello-Sequals». Concil si spinge anche oltre, e dalle parole più dure passa alle proposte alternative, spesso sbandierate ma mai concretizzate. Invece lei ci prova: «Pensiamo a rifare una volta per tutte il ponte di Dignano, che risale a cento anni fa e che è estremamente pericoloso. E poi sfruttiamo le campagne. Siamo in un momento nel quale l’agricoltura non è così redditizia. Le strade si possono fare attraverso i campi e non andando a installare piloni che rovinerebbero per sempre il nostro Tagliamento».
Il fronte è diviso in due. Mettere assieme le istanze nel tentativo di una sintesi farà la differenza tra l’opera e il nulla. È così da più o meno 50 anni. 

Ultimo aggiornamento: 07:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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