PORDENONE - Le voci di un dissesto importante del Pordenone Calcio si rincorrono da tempo, ma fino a 24 ore fa sono rimaste relegate nell’anticamera delle chiacchiere. È solo di ieri, infatti, la conferma del procuratore della Repubblica Raffaele Tito che apre un possibile scenario drammatico per la squadra pordenonese: «Confermo che è stata presentata istanza di fallimento per il Pordenone calcio», le parole del capo della Procura pordenonese.
IL BILANCIO
Il documento contabile dello scorso anno dipinge una società, il Pordenone calcio, in evidenti difficoltà finanziarie. Ma con lo sguardo puntato a un futuro che potrebbe avere il dolce sapore della promozione. Una società le cui quote sono suddivise tra il presidente e amministratore unico Mauro Lovisa, il socio e presidente onorario Giampaolo Zuzzi, oltre a Maurizio Orenti, Omega group srl, Assiteca spa, Giuseppe Iavazzo e Bortolin Kemo spa. A contribuire al “rosso” del bilancio sono state sicuramente una serie di concause: dalla pandemia con lo stop dell’intero Paese, universo calcistico compreso, alla retrocessione in serie C, condita dal record negativo della categoria, dopo tre annate in B. E la stagione 2022-2023 riserva ancora molte incertezze, perchè la squadra costruita per vincere il campionato è stata costretta ai playoff.
I NUMERI
Le visure camerali sull’ultimo documento contabile parlano chiaro: il bilancio consuntivo del 2022, già approvato, registra una perdita di esercizio di 6 milioni 756mila euro, cresciuta quindi di 2 milioni 930mila euro rispetto al bilancio 2021, quando era di 3 milioni 826mila euro; il patrimonio netto è passato da 2 milioni 409mila euro a un passivo di 1 milione 300mila euro.
IL FISCO
Numeri, quelli del documento contabile, che fanno emergere un altro importante dato che riguarda il debito nei confronti dello Stato con 7 milioni 600mila euro da dare al fisco e agli enti previdenziali. Grazie al Decreto Covid che permette di spalmare i pagamenti, il Pordenone calcio può rateizzare i pagamenti sino al 2027. Inoltre nel conto economico sono scesi a 8, 87 milioni di euro (erano 9 milioni) i costi di salari e stipendi, la spesa più importante. Per quanto riguarda i ricavi, sono 4,2 i milioni di contributi in conto esercizio, 2,45 milioni da diritti televisivi, 2,33 dagli sponsor e infine 1,92 milioni da proventi pe la gestione dei calciatori.
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