In tremila danno il bentornato al Pordenone in provincia. Da Fedriga al ministro Ciriani, i vip in tribuna

Ma la squadra pareggia e Mauro Lovisa esonera l'allenatore

Lunedì 6 Marzo 2023 di Antonella Chiaradia
Pordenone - Pergolettese, domenica 5 marzo 2023

FONTANAFREDDA - Uno stadio pieno, l'Omero Tognon di Fontanafredda. Sul "palco", il ritorno a casa del Pordenone Calcio.

Dopo anni di "esilio". Di fronte la Pergolettese, squadra giovane ma non per questo disposta a fare da sparring partner dell'evento. E infatti la nota stonata - eccome - è arrivata: il pareggio è costato la panchina al tecnico Domenico Di Carlo. L'accoglienza? Quasi tremila persone. E poi le autorità che, finalmente, hanno il avuto il piacere di poter tornare a supportare la loro squadra del cuore in uno stadio a due passi da casa.


IL CLIMA
Prima dell'inizio della partita, a fare gli onori è stato il presidente del Pordenone calcio Mauro Lovisa, che ha ringraziato i presenti e spiegato come il passato si sia unito al presente per dar vita alla nuova struttura. Grande assente il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani che, come annunciato nella sua pagina Facebook sabato, non ha potuto assistere alla partita per motivi familiari, aggiungendo, però, nella nota, la sua vicinanza alla quadra e un augurio per il «ritorno in patria», non solo dei giocatori, ma anche dei tifosi neroverdi. Non ha mancato di sottolineare che la sua amministrazione è al lavoro per lo studio della fattibilità tecnica del nuovo stadio del capoluogo friulano. Tra i presenti il primo cittadino di Fontanafredda Michele Pegolo e l'assessore Antonio Taiariol, che si è detto soddisfatto che i ramarri siano potuti tornare in provincia. «La costruzione del nuovo stadio ci ha dato molta soddisfazione, finalmente dopo un lungo lavoro, grazie alla collaborazione con l'amministrazione, abbiamo ottenuto un grande risultato. Oggi (ieri, ndr), in questa giornata di sole siamo qui per vedere la nostra squadra tentare di vincere la partita, ma non solo. Ognuno di noi ha modo di ammirare lo stadio costruito circa quarant'anni fa, che prende il nome del grande calciatore centrocampista e poi allenatore Omero Tognon, ristrutturato. Anche Simone Polesello, consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia e consigliere comunale a Pordenone ha assistito con entusiasmo: «Per motivi lavorativi, purtroppo, non ho la possibilità di andare a vedere molte partite, ma il calcio mi piace e poterlo vivere qui in casa è stato un onore. Ci complimentiamo con il sindaco e gli assessori del comune del Fontanafredda per questa struttura, una scelta vincente».


GLI STORICI
Tra i tifosi "vip" Mattia Tirelli, consigliere del Comune di Pordenone, soddisfatto del nuovo campo che si adatta perfettamente ad accogliere giocatori e spettatori. La sua speranza è che il successo di questa giornata si possa ripetere anche in futuro, con le prossime partite. A non mancare i fedelissimi del Pordenone, i Bandoleros e i Supporters, sempre presenti per sostenere i colori della maglia e la squadra, ma anche i Fan Club Pn Neroverde 2020. Hanno incitato a gran voce la squadra, sventolando le loro bandiere e intonando cori. Tra i veterani l'ex sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello, che aveva sostenuto la squadra tanti anni fa, affinché dal dilettantismo passasse al professionismo. Era stato proprio lui uno dei sostenitori del Pordenone Calcio, quando le cose andavano male. E ancora oggi non si perde una partita. «Faccio i miei complimenti al Comune di Fontanafredda e al sindaco Michele Pegolo per il risultato ottenuto. Per me che sono un amante del calcio e penso per tanti altri è davvero un piacere poter essere qui. Spero di tornare spesso». Una piccola critica è giunta dall'avvocato Maurizio Mazzarella che ha presentato dubbi sulla capacità dell'impianto di ospitare tutti i tifosi delle squadre avversarie, nel caso siano numerosi, ma ha apprezzato il terreno di gioco, definito "perfetto"».


LE PRIME VOLTE
Un evento, quello del ritorno in casa del Pordenone dopo il lungo esilio prima a Udine (con parentesi a Trieste) e poi a Lignano, che ha richiamato sul rettangolo verde - prima del match - anche chi di solito non era così avvezzo alla partita della domenica. Un esempio? Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, che si è speso affinché in provincia arrivassero i soldi necessari a terminare il rifacimento dell'impianto sportivo. E ancora il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Era in provincia per ragioni di lavoro. Perché perdersi lo spettacolo?

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