PORDENONE - Un altro mattone importante a lastricare la strada che porta al nuovo stadio di Pordenone.
LA SVOLTA
La chiave per aprire il rubinetto e prevedere un futuro finanziamento per il nuovo stadio di Pordenone è stata trovata all'interno del vecchio bando chiamato "Sport e periferie". È uno sportello direttamente dipendente dal ministero dello Sport. E proprio con i responsabili del dicastero ha parlato Emanuele Loperfido. Era necessario, perché il bando prevedeva in realtà una strettoia che avrebbe di fatto escluso Pordenone: i soldi, infatti, erano destinati solamente a comuni più piccoli, appunto periferici, cioè al di sotto di 20 o 15 mila abitanti. «Questo per quanto riguarda alcuni parametri - ha spiegato ieri il parlamentare pordenonese di Fratelli d'Italia -, mentre dopo la mediazione, riuscita, abbiamo compreso come un capoluogo di provincia come Pordenone possa in realtà rientrare in questo finanziamento. Quindi, in definitiva, i soldi ci sono».
L'ITER
Quanto ai passaggi formali interni al Municipio, lo studio di fattibilità è formalmente partito. Era materia dell'assessore Cristina Amirante, ora eletta come consigliere in Regione. Entro fine aprile o al massimo all'inizio del prossimo mese si conosceranno i risultati dell'indagine. Il compito dello studio, infatti, non sarà solo quello di fornire un quadro economico dell'opera, ma anche di indicare il luogo più idoneo alla sua realizzazione. Manca ancora l'ufficialità, perché a mettere nero su bianco la preferenza dovranno essere dei professionisti, ma nelle stanze del Municipio l'esito - almeno in questo senso - si conosce praticamente già: la struttura sportiva candidata ad ospitare in futuro il Pordenone Calcio (ma non solo, vedremo perché) nascerà con ogni probabilità nella zona a Nord del capoluogo, quindi in Comina. L'area è quella sulla quale insiste anche il Villaggio del Fanciullo, solo per rendere l'idea di dove siamo. «I terreni costano meno - spiegano dal Municipio - e gli scavi in quella zona sono più agevoli. In più in quell'area non sussistono pericoli legati agli allagamenti». Pericoli che invece ci sarebbero sia sul terreno dell'Edilnord, quindi a Vallenoncello, ma anche in diversa misura a Villanova, nell'area Baschiera-Tallon a due passi dall'Interporto. L'accelerazione sulla Comina, quindi, è concreta e ormai definita. Cosa manca? La "firma" dei professionisti che redigeranno lo studio di fattibilità del nuovo stadio. Ma la strada è tracciata. Si riprenderà quindi una vecchia idea che affonda le radici negli anni Ottanta. Alla fine di quel decennio l'allora sindaco Alvaro Cardin aveva messo i ferri in acqua proprio per uno stadio nuovo in Comina. E proprio nella zona del Villaggio del Fanciullo. C'erano contatti con i vertici dell'istituto e un progetto di massima. Poi non se ne fece più nulla.
M.A.