Clima, il Friuli Venezia Giulia come la Puglia: ecco cosa succederà nel 2100

Lo studio scientifico realizzato dall'Arpa Fvg e pagato dalla Regione prevede tre scenari

Martedì 1 Agosto 2023 di Loris Del Frate
Clima, il Friuli Venezia Giulia come la Puglia: ecco cosa succederà nel 2100

Friuli 2100. Le estati sono rabbiose, infuocate con ondate di calore che arrivano ai 38 - 40 gradi per 50 giorni consecutivi. Di ondate se ne contano almeno due per estate. Quando il calore scema si contrappongono eventi estremi anche più violenti di quelli che abbiamo visto e subìto nelle settimane scorse. I periodi siccitosi sono oramai fenomeni annuali. L'inverno è decisamente più corto e con temperature elevate di almeno tre - quattro gradi rispetto ad ora. Piove leggermente di più. Salvo eventi rarissimi la neve non si vede nelle località montane della regione oramai da anni ed è scomparso il gelo in pianura, mentre in montagna arriva al massimo per 10 giorni. C'è carenza d'acqua, le colture sono cambiate adeguandosi ai cambiamenti climatici del territorio. Ci sono piante, fiori e frutti che ora si coltivano solo al Sud. A voler dare una suggestione immediata, il clima del Friuli Venezia Giulia è molto simile a quello della Puglia.


LO SCENARIO
Non è un film apocalittico girato nel Friuli Venezia Giulia di fine secolo e neppure un "al lupo, al lupo" di associazioni ambientaliste con sfondo catastrofistico. No. Anzi. É una ricerca rigorosamente scientifica "Studio Conoscitivo dei cambiamenti climatici e di alcuni loro impatti in Friuli Venezia Giulia" realizzato dai ricercatori dell'Arpa Fvg, Osmer Fvg, le università di Udine e Trieste, Ismar, Ogs e Ictp. Il meglio che abbiamo su piazza, professionisti seri, ricercatori appassionati e tutt'altro che esaltati "bombaroli" del clima. Lo studio è del marzo 2018. Ebbene, lo scenario che avete appena letto, ovviamente in estrema sintesi, è quello peggiore che questi professionisti indicano per il Friuli alla fine del secolo. Ci sono anche due scenari migliori, ma è necessario mettere subito in campo (e non solo la nostra Regione, ovviamente) le azione per limitare l'effetto serra.
Non inganni il fatto che lo studio si riferisce al 2100 (beato chi è vivo verrebbe da dire), perchè gli effetti (li stiamo già vedendo ora) saranno anno dopo anno sensibili, fino a farsi significati nel 2050.

Dietro l'angolo.


I DATI
«Le proiezioni di cambiamento climatico in Friuli Venezia Giulia per il XXI secolo - scrivono gli esperti Arpa Fvg - mostrano che se l'emissione di gas climalteranti proseguirà senza riduzioni nella nostra regione potremmo aspettarci un aumento di temperatura a fine secolo superiori rispetto ad oggi fino a 5 gradi centigradi in inverno e fino a 6 in estate, con un forte aumento di ondate di calore». Poi vanno avanti. «Secondo le indicazioni dei modelli climatici, le precipitazioni dovrebbero generalmente aumentare in inverno (con possibile crescita di eventi estremi) e diminuire, anche fortemente, in estate, quindi con un inaridimento estivo del territorio». Come dire che ovviamente questi cambiamenti del clima regionale avrebbero forti ripercussioni su molti settori come le risorse d'acqua, l'agricoltura, gli ecosistemi, la salute dell'uomo, il turismo e ancora tante altre cose.


LE TEMPERATURE
«Nello specifico - si legge sempre sullo studio - rispetto alla media del trentennio di riferimento, ossia il 1976 - 2005, nella nostra regione in inverno si potrà assistere a un aumento medio da 1 fino a circa 5, in estate si potrebbe osservare un incremento anche di 6 fino al 2100. Già nel 2050 potrebbe verificarsi un aumento anche di 2 - 2.5 gradi». E non è poco. Un segnale di conferma si riscontra dai dati rilevati da Osmer nell'ultimo decennio rispetto ai dati storici di riferimento (76 - 05) che già danno per acquisito un aumento, in pianura, durante la stagione invernale tra fio a un grado e, in modo ancora più evidente, fino a 2 durante l'estate. «Un indice rappresentativo per le ondate di calore - dice lo studio regionale - è quello che considera 5 giorni consecutivi in cui la temperatura è maggiore di 5 gradi rispetto alla media di riferimento per quel giorno dell'anno. Tale indice è stato elaborato per la regione FVG per gli intervalli futuri 2021-2050 e 2071-2100 e confrontato con i valori per il trentennio 1976-2005. Se per il breve periodo le ondate di calore estive si assestano su 1 o 2 all'anno per il trentennio 2071-2100, si arriverà in pianura ad avere anche 40 giorni in cui le temperature estive saranno di almeno 5 gradi superiori alla media, ovvero 8 eventi di ondate di calore ogni estate».


GLI INVERNI
«Il segnale di inverni più caldi è comunque facilmente leggibile - si capisce riassumendo parte dello studio - osservando l'andamento del numero di giorni di gelo, cioè giorni in cui la temperatura minima scende sotto lo zero. Ebbene, dal 91 al 2005, le giornate sotto lo zero erano una sessantina per scendere a poco più di 40 negli ultimi anni. Il riscaldamento globale dovrebbe portare non solo ad un aumento di eventi termici di caldo estremo, ma anche ad un calo significativo degli eventi freddi come riduzione del gelo che si differenzia dalla zone del territorio. Ebbene, a Trieste i modelli prevedono - nello scenario peggiore - neppure un giorno sotto lo zero,così come in pianura e pedemontana, mentre ce ne saranno al massimo una decina nelle località di montagna».

Ultimo aggiornamento: 2 Agosto, 10:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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