Maltempo in Fvg, Coldiretti e Cia: «Aziende agricole devastate, perso il 70% del raccolto»

Filari di viti stesi a terra dal vento e distrutti dalla grandinata. Interi campi di mais e soia rasi al suolo

Mercoledì 26 Luglio 2023 di Loris Del Frate
Maltempo in Fvg, Coldiretti e Cia: «Aziende agricole devastate, perso il 70% del raccolto»

Ci vorranno alcuni giorni per avere il quadro indicativo dei danni che l’agricoltura, le imprese e le altre attività produttive hanno subito a causa delle tre forti ondate di maltempo che hanno colpito il Friuli Venezia Giulia. In ogni caso si superano i 150 milioni di euro anche a fronte del fatto che l’agricoltura è ginocchio sul fonte dei vari raccolti, ma sono stati spazzati via anche i tetti dei capannoni e distrutti i parte dei mezzi meccanici.

Stesso discorso anche per quanto riguarda le imprese e le fabbriche. Danneggiati capannoni industriali, piove all’intero di parecchie attività produttive e la violenza della grandine ha bucato i tetti di diverse fabbriche. Insomma, un macello.


Confindustria


«In considerazione degli eventi atmosferici estremi avvenuti nelle ultime ore che hanno colpito molte imprese del territorio, Confindustria Alto Adriatico ha invitato i propri associati, tramite lettera rossa inviata dal presidente, a contattare i servizi dell’associazione all’indirizzo segreteria. dg@confindustriaaltoadriatico.it «Non solo per l’eventuale applicazione della cassa integrazione ordinaria – ha spiegato Michelangelo Agrusti – ma anche per segnalare l’entità e la gravità dei danni subiti per consentirci di intraprendere le iniziative più opportune nelle sedi competenti. Nei prossimi giorni - ha concluso - saremo più precisi nell’elencare l’esatta entità dei danni subiti dai nostri associati».

Coldiretti


«In provincia di Pordenone, così come in quella di Udine - spiega il direttore Antonio Bertolla - ci sono aziende che non solo hanno perso il 70 - 80 del raccolto, ma hanno subito anche parecchi danni ai capannoni e alle macchine operatrici. Sono stati eventi devastanti che si sono susseguiti e dove la prima passata non aveva fatto tanti danni, ci ha pensato la seconda e la terza. In provincia di Pordenone, tanto per fare un esempio, nella zona da Bugnera a San Vito, mais e soia sono stati completamente distrutti, ci sono interi filari di viti abbattuti e per il resto ci ha pensato la grandine. È stato un mix incredibilmente potente a colpire - va avanti Bertolla - vento e grandine hanno devastato tutto quello che hanno trovato. Ma c’è di più. Dove le colture sono state risparmiate un po’ di più, il vento ha portato via i tetti dei capannoni, la pioggia poi ha bagnato tutto, sono state distrutte tantissime serre e fatti fuori in vetri. In più abbiamo tante segnalazioni di furgoni devastati dalla grandine e di parabrezza di trattori distrutti. I danni? Tanti. Abbiamo invitato le nostre imprese a segnalarli in tempi veloci così avremo una stima più sicura, ma soprattutto potremo consegnarli alla Regione affinchè possa chiedere lo stato di calamità naturale nazionale per poter usufruire anche degli aiuti del Governo. Impossibile dire una cifra adesso». 

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Cia Fvg


«Gli eventi meteoclimatici sono stati catastrofici per l’agricoltura». È la considerazione a caldo, dei presidenti di Cia Fvg – Agricoltori Italiani, Franco Clementin e Franc Fabec, presidente della Kmecka Zveza. «I fenomeni hanno colpito in maniera estesa l’intero territorio e in numerose aziende vitivinicole e ceralicole è stato distrutto fino al 70% dei raccolti, con punte dell’80% . Si segnalano, inoltre, ingenti danni alle infrastrutture aziendali. Rileviamo che tutto questo compromette gravemente la capacità produttiva nonché, nei casi più gravi, la sopravvivenza stessa delle aziende agricole e, dunque, rivolgiamo alcune richieste all’amministrazione regionale e un incontro urgente con l’assessore Stefano Zannier». I due presidenti richiedono ai competenti organi la «dichiarazione dello stato di calamità sui territori colpiti, procedere nella quantificazione dei danni semplificando la raccolta delle informazioni peritali; adottare uno stanziamento straordinario al fine di soccorrere economicamente le imprese colpite e permettere la continuità aziendale. In più convocare gli istituti bancari operanti sul territorio regionale al fine di farli partecipi della grave situazione complessiva e richiedere al Governo nazionale l’adozione, tramite Decreto, di una moratoria sul pagamento dei prestiti e mutui per le aziende agricole insediate nelle zone interessate dai fenomeni temporaleschi».

Ultimo aggiornamento: 16:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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