L’Anpi al sindaco di Fontanafredda: «Cancellate la scritta fascista di Ranzano. Rispetto per chi ha dato la vita»

Mercoledì 26 Aprile 2023 di Riccardo Saccon
L’Anpi al sindaco di Fontanafredda: «Cancellate la scritta fascista di Ranzano. Rispetto per chi ha dato la vita»

FONTANAFREDDA - A poco più di un anno di distanza, in occasione della cerimonia comunale del XXV Aprile tenutasi in piazzale San Luca, il rappresentante dell’Anpi mandamentale Giovanni Spisa chiede «all’amico sindaco Michele Pegolo» di far cancellare la scritta fascista riportata a nuovo nel gennaio dello scorso anno sul muro di una abitazione privata lungo viale Dante, la strada che collega Vigonovo a Ranzano. «Lo chiedo per rispetto di chi è morto lì, a pochi metri di distanza e mi riferisco a Romano Castelletto.

Quella frase va cancellata perché anche la cancellazione di una simile scritta, con le dovute motivazioni, aiuta a creare memoria. Le leggi susseguitesi nel corso dei decenni dopo la fine della seconda Guerra mondiale, da quella Scelba a quella Mancino, parlano chiaro. La scritta originaria era praticamente scomparsa. Non andava riportata a nuovo». 


L’APPELLO
La richiesta è arrivata alla fine di un discorso in cui Spisa ha voluto ricordare innanzitutto la figura di Angelo Carnelutto, noto come il partigiano Clark scomparso poco più di un anno fa, ma anche alcuni partigiani uccisi tra il 1944 e il 1945. Tra loro Ferruccio Ognibene e appunto Romano Castelletto che venne fucilato a Ranzano il 14 agosto 1944. Assieme a lui perirono Aldo Peresson, Pietro Zamburlini, Giordano Davide e Leonilda Giulietta Nadin. Poi ha sottolineato i buoni rapporti e le collaborazioni tra Anpi mandamentale e Comune di Fontanafredda negli ultimi tre lustri tra cui il viaggio al Parlamento europeo a perorare l’iniziativa di una Giornata Europea delle Resistenze. E infine la richiesta di cancellare quella scritta portata a nuovo nel gennaio del 2022 grazie al lavoro di Paolo Sesso, un restauratore a cui piacque il testo di quella frase, piuttosto neutro ci spiegò un anno fa, e chiese di poterla riportare a nuovo.


LA FRASE
La scritta “Questo è il tempo in cui bisogna sentire l’orgoglio di vivere e di combattere” riporta la data del 16 gennaio 2022. Appena ultimato il lavoro ci furono le condanne della stessa Anpi e del Pd. La scritta per quanto neutra e quasi in linea con un sentimento comune nel periodo del Covid, non lascia però alcun dubbio: storia, grafica e modalità sanno infatti da pura e ben congegnata propaganda fascista. «Ma anche quella frase, quella immagine– commenta il sindaco Pegolo – può fare da monito contro qualsiasi forma di fascismo e dittatura. La libertà conquistata 78 anni fa garantisce la libera espressione delle proprie idee ma poi dobbiamo cercare di trovare unità al di là delle divergenze e delle singole opinioni». 


IL DISCORSO
Nel suo discorso il primo cittadino ha ricordato che «il 25 aprile del 1945 una popolazione ha deciso di essere padrona del proprio destino, ha deciso di guardare avanti e che soprattutto ha deciso di cancellare tutto quello che poteva essere divisivo a favore di una cultura rispettosa di tutte le componenti, di tutte le varie culture. Nutro una speranza, ossia che le parole e i sentimenti che scaturiscono dalle celebrazioni di oggi non rimangano concetti vuoti, demagogici, ma che ognuno se ne faccia portatore nel suo intimo, nella sua famiglia e nel suo vivere quotidiano. Per questo dobbiamo vivere la nostra comunità come soggetti attivi».

Ultimo aggiornamento: 11:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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