Finisce l'incubo dell'imprenditore vittima di usura: 22 anni di carcere

Giovedì 28 Febbraio 2019 di Marco Aldighieri
Finisce l'incubo dell'imprenditore vittima di usura: 22 anni di carcere
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PIOVESE - L'incubo per un imprenditore del Piovese di 52 anni ieri mattina è finito. L'uomo d'affari per sei lunghi anni, dal 2008 al 2014, è stato vittima degli strozzini. E per i tre imputati, accusati a vario titolo di usura, estorsione e induzione indebita, i giudici del Tribunale collegiale hanno inflitto un totale di oltre 22 anni. Il pubblico ministero Roberto D'Angelo, titolare delle indagini, ne aveva chiesti 34. Antonio Salvino 62 anni di Sant'Angelo di Piove di Sacco è stato condannato a 9 anni di reclusione e a 12 mila euro di multa. Fabio Sartori 43 anni di Codevigo a sei anni e otto mesi, mentre Carmelo Russo 55 anni di Pontelongo, all'epoca dei fatti brigadiere della Guardia di Finanza in servizio alla Compagnia di Chioggia, gli è stata inflitta una pena di 7 anni. Su di lui pendeva anche l'accusa di induzione indebita perchè ha abusato della sua posizione di militare delle Fiamme gialle per recarsi nel supermercato della vittima, almeno una volta al mese, per farsi consegnare senza sborsare un centesimo bombole di gas per uso alimentare del valore di 40 euro al pezzo. 

 
I FATTI
L'attività dell'imprenditore, un piccolo supermercato, nel 2008 ha avuto una flessione e in gravi difficoltà economiche il 52enne ha iniziato a chiedere denaro. E tra il marzo e il maggio del 2008 ha chiesto aiuto ad Antonio Salvino. E questo gli ha consegnato 50 mila euro, ma avrebbe poi dovuto restituirgli l'intera somma più 25 mila euro. Quindi per cercare di rientrare con il debito nei confronti di Salvino, l'imprenditore ha chiesto aiuto a Carmelo Russo. Dall'allora brigadiere della Finanza ha ricevuto 20 mila euro e ha poi dovuto ripagarlo con trentamila euro. Ormai entrato in un vortice senza fine, come da lui dichiarato in aula, ha chiesto altro denaro a Fabio Sartori: 20 mila euro e anche in questo caso ha dovuto restituirgli, oltre alla somma prestata, prima cinquemila euro e poi 10 mila euro. Insomma in sei anni, dal 2008 al 2014, è stato costretto a sborsare 550 mila euro. 
LE MINACCEIl proprietario del mini market è stato più volte minacciato dai tre imputati. In varie occasioni si sono presentati, armati di bastone o coltello a serramanico, nel suo supermercato o sotto la sua abitazione. Ti ammazzo, guarda che i soldi costano. Oppure ...Guarda che passo lunedì, prepara i soldi perchè se no finisce male ti entro nel supermercato con il camion non ho paura di nessuno. Ti mando qualcuno ad ammazzarti, non ho paura della galera.... E ancora ...Guarda che vado in ospedale da tua madre e la faccio morire. Chiedo i soldi a lei.... Un vero inferno che l'uomo d'affari, difeso dall'avvocato Marco Lombardo, ha voluto affrontare nel 2014 rivolgendosi ai carabinieri della stazione di Legnaro.
Marco Aldighieri
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