Riciclaggio e case di lusso a Miami
Indagati imprenditori e professionisti

Sabato 7 Febbraio 2015 di Marco Aldighieri
Miami "vice": al centro una ventina di società con sede nel Delaware
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PADOVA - Acquistavano appartamenti di lusso a Miami con il denaro riciclato. Nei guai sono finite ventuno persone accusate di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio con l’aggravante della transnazionalità.

Un’operazione eseguita grazie a una ventina di società immobiliari, per circa un centinaio di case in Florida, con sede nello stato del Delaware, paradiso fiscale negli Stati Uniti dove è emerso che la Mafia ha parte del suo business.

Il capo della banda, secondo l’accusa, sarebbe il 50enne gioielliere di Arzergrande Ivone Sartori.

L’altra mattina i militari della Finanza hanno suonato nella sua abitazione, ma non lo hanno trovato. L’uomo d’affari sarebbe negli Usa. Ma se lui non è finito in carcere, dietro alle sbarre è andata Elisabetta Mirti di 40 anni, residente a Torino, e accusata di essere la contabile del gruppo.

Le Fiamme Gialle hanno invece trovato Alberto Bullo chioggiotto di 41 anni e Tommi Burato di 36 anni di Piove di Sacco entrambi finiti agli arresti domiciliari.

L’intera indagine della Procura è iniziata nel gennaio del 2013, quando i carabinieri hanno stretto le manette ai polsi di Cesare Augusto Destro, ora 51enne, ed ex titolare della pasticceria "L’Artigiana" di via Puniga a Piove di Sacco.

Ora gli inquirenti stanno dando la caccia anche a un legale americano, che avrebbe i contatti con le società con la sede nel Delaware.
Ultimo aggiornamento: 14:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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