Padova. Profughi, in 60 lasciano le palestre e vengono spostati negli alloggi delle cooperative

Un altro gruppo di migranti è rimasto invece nella palestra (non scolastica) di Selvazzano

Venerdì 8 Settembre 2023 di Gabriele Pipia
Migranti in uscita dalla palestra

PADOVA - Erano arrivati tutti assieme in pullman ma ora escono alla spicciolata, tenendo in mano grandi sacchi con dentro pochi indumenti. Sorridono e sognano una nuova vita ma intanto sono ancora sballottati da un viaggio estenuante e dal primo temporaneo soggiorno italiano. Hanno quasi tutti tra i venti e i trent'anni, provengono da diversi Paesi africani e alcuni portano i segni di percosse e ustioni subite durante l'attraversata del Mediterraneo. «Good luck brother». «Bon voyage». «Buon viaggio ragazzi». I volontari salutano in inglese, in francese e in italiano. I circa sessanta migranti ospitati a Padova ieri hanno liberato le due palestre scolastiche Falconetto e Duca degli Abruzzi e hanno trovato nuova sistemazione negli alloggi delle cooperative dislocati in diverse zone della provincia: dal capoluogo a Pernumia, da Piazzola sul Brenta a Curtarolo. Un altro gruppo di migranti è rimasto invece nella palestra (non scolastica) di Selvazzano. Da oggi nelle palestre scatteranno le pulizie straordinarie per consentire il regolare inizio delle lezioni previsto per mercoledì. Si andrà quindi avanti con la micro accoglienza diffusa negli appartamenti recuperati e sistemati dalle coop, ma intanto resta in piedi l'ipotesi di utilizzare per l'accoglienza anche l'aeroporto Allegri, nello spazio lasciato libero un anno e mezzo fa dall'Aeronautica.

Nessun maxi hub, in ogni caso: all'Allegri sarebbero usate alcune palazzine militari e l'allestimento avverrebbe solo nel caso in cui esplodesse una nuova emergenza con un netto aumento degli arrivi.

I timori

Nel mondo delle coop tutti sanno che questa partita non è affatto finita qui. È vero che tra settembre e ottobre è previsto un progressivo calo degli sbarchi ed è anche vero che alcuni migranti se ne stanno andando liberamente perché hanno già i propri punti d'appoggio n Italia o all'estero, ma non è escluso che nei prossimi giorni possano arrivare nuovi pullman dalla Sicilia. E in quel caso? «Saremmo in difficoltà perché le nostre strutture sono sature», raccontano i responsabili delle varie cooperative, chiedendo l'anonimato visto il «silenzio stampa imposto dalla prefettura».

Il clima

Sorride Alessandro Bisato, ex segretario regionale del Pd e oggi consigliere provinciale delegato all'edilizia scolastica. «Tra le istituzioni c'è stata una leale collaborazione. L'accordo di liberare le palestre per non compromettere l'inizio delle scuole è stato rispettato dal prefetto. È un bel segno». Tra i sindaci, però, i sorrisi sono decisamente meno. Nei giorni scorsi molti si sono irritati per l'assenza di comunicazioni sia interne (nessuno fino a ieri sapeva come sarebbero stati dislocati i migranti) che esterne (sempre ieri al primo incontro di presentazione con i sindaci alla stampa non è stato permesso l'accesso). Non mancano ovviamente anche le frizioni politiche con il leghista Marcello Bano di Noventa che attacca il collega Sergio Giordani, presidente della Provincia, per aver messo a disposizione una palestra senza aver concordato la scelta. I nuovi arrivi dei migranti potrebbero surriscaldare ulteriormente il clima. 

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Ultimo aggiornamento: 13:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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