Richiedenti asilo, altri 61 arrivi a Padova: brandine in via di esaurimento

Altro problema sono i tempi: le palestre vanno liberate entro il 7 settembre

Venerdì 1 Settembre 2023 di Luisa Morbiato
Brandine per i profughi (foto d'archivio)

PADOVA - Sono quattordici i richiedenti tutela internazionale arrivati in città ieri ma nei prossimi giorni sono attesi altri immigrati che partiranno dalla Sicilia per raggiungere diverse località del Veneto, una parte di loro è destinata a Padova. E il grosso problema sarà riuscire trovare una collocazione ai nuclei familiari senza dividerli: uno è composto addirittura da 8 persone.

Oggi, intanto, saranno accolti 28 immigrati mentre fra domani e domenica ne sono attesi altri 19. I nuovi arrivati sono stati accolti nelle palestre della scuola media Falconetto di via Dorighello nel quartiere Forcellini e in quella dell'istituto agrario San Benedetto Da Norcia di via Cave nel quartiere Brusegana.

Brandine in via di esaurimento

Ad allestire i posti letto che attualmente hanno raggiunto quota 130, i volontari della Croce Rossa. «Abbiamo aggiunto posti letto come facciamo fin dai primi ospiti arrivati in città, noi ci occupiamo della logistica e dell'assistenza socio-sanitaria degli immigrati - ha spiegato il presidente del Comitato di Padova della Cri Giampietro Rupolo - i nostri volontari inoltre collaborano con gli operatori delle cooperative che gestiscono i luoghi di accoglienza. Come Croce Rossa stiamo facendo fronte a tutti gli arrivi allestendo i posti letto e siamo ancora in grado di affrontare altri arrivi. Al San Benedetto da Norcia sono stati sistemati 10 letti in più». Le brandine utilizzate a disposizione del Comitato provinciale sono però in via di esaurimento, una situazione che si sta verificando anche a Vicenza. Il capoluogo berico e Padova sono infatti le due città dove vengono indirizzati la maggioranza dei richiedenti tutela internazionale che approdano in Veneto.

Tempi incerti

Gli immigrati, secondo quando annunciato fin dal loro arrivo, dovranno lasciare le palestre entro il 7 settembre, questo in considerazione del fatto che il 13 i plessi riapriranno le porte agli studenti e qualche giorno prima apriranno le segreterie per espletare le incombenze burocratiche. Prefettura, cooperative e tutti gli Enti interessati stanno valutando diverse soluzioni per liberare le scuole, ma ancora non c'è certezza sulla destinazione degli immigrati. Gli stranieri che stanno per arrivare non sono destinati ad essere accolti nelle palestre: le cooperative che gestiscono l'accoglienza hanno infatti individuato un edificio dove saranno sistemati. Resta quindi da risolvere il problema del reperimento di altri alloggi dove trasferire quelli arrivati a Padova ormai da un paio di settimane.

Un tema sul quale sarà coinvolto il nuovo dirigente scolastico dell'Agrario San Benedetto da Norcia. Da oggi infatti a reggere l'istituto è Alessandro Donà, che ricopre anche il ruolo di consigliere comunale a Galzignano, e che subentra a Luca Michelon che va a dirigere i plessi scolastici di Dolo e Vigonza. Una scadenza quella del 7 settembre che preoccupa in particolare le famiglie degli studenti in quanto le palestre sono direttamente collegate agli edifici che ospitano aule e laboratori e devono essere rimesse a disposizioni dei ragazzi per le attività motorie. Il San Benedetto Da Norcia inoltre è un istituto superiore che è dotato anche di convitto e gli studenti fuori sede vi alloggiano durante la settimana. Crea invece meno problemi la terza palestra, quella di Feriole. Si tratta di un edificio comunale utilizzato da associazioni, anziani, disabili e ragazzi, non collegato ad una scuola anche se separato dall'asilo nido "Il Pulcino" solo da una recinzione. Una situazione contestata fin dall'inizio dai residenti che si sono anche riuniti in un Comitato spontaneo per ribadire il loro no a questa forma di accoglienza. 

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