Migranti, Agna dice no: «Nel nostro comune nessun arrivo, abbiamo già fatto la nostra parte in passato»

La risoluzione è stata votata all'unanimità dal consiglio comunale

Lunedì 4 Settembre 2023 di Nicola Benvenuti
L'arrivo dei migranti (foto d'archivio)

AGNA (PADOVA) - Il bilancio degli arrivi destinati a Padova e Provincia vede i 40 posti allestiti dai volontari della Croce Rossa nella palestra della scuola media Falconetto di via Dorighello al quartiere Forcellini tutti occupati. All'istituto agrario San Benedetto da Norcia dagli iniziali 30 posti letto si è passati ai 54 di ieri, anch'essi tutti occupati: qui sono stati sistemati anche i 14 nuovi arrivi dell'altro giorno. Aumentati anche gli ospiti nella palestra comunale di via Montecchia nella frazione di Feriole di Selvazzano.

Sabato arrivati altri 19 immigrati una donna e 19 uomini alloggiati in accoglienza diffusa nel Cas, centri di accoglienza straordinaria.

No ai profughi

Intanto Agna dice no ad ulteriori arrivi di migranti sul proprio territorio comunale e lo fa con un ordine del giorno votato all'unanimità dal consiglio comunale. In questo territorio il tema è ancora molto caldo: per circa tre anni, tra il 2015 e il 2018, Agna è stato il crocevia di due centri di accoglienza per richiedenti asilo, l'ex base di San Siro di Bagnoli di Sopra per la provincia di Padova e quella di Conetta di Cona, che è in provincia di Venezia, ma dista da Agna solo qualche chilometro. Nel raggio di poche migliaia di metri dunque, nei periodi più caldi, in quella zona hanno soggiornato complessivamente poco meno di tremila richiedenti asilo, un numero quasi equivalente ai residenti, con una serie di problemi e di difficoltà che avevano anche dato luogo alla nascita di comitati spontanei di residenti contrari a questo tipo di gestione del fenomeno migratorio.

Ora che il problema sembra riproporsi e anche se il mondo politico dichiara di non voler ricorrere agli hub che hanno dimostrato tutti i loro limiti, compresi gli scandali che hanno coinvolto le cooperative ed alti funzionari statali, il sindaco di Agna Gianluca Piva, molto sensibile al problema, ha pensato di proporre un ordine del giorno che mettesse in chiaro, se mai ce ne fosse bisogno l'orientamento degli amministratori comunali di Agna. «A fine luglio siamo stati informati con una segnalazione via Pec dalla Prefettura di Padova, dell'arrivo in pronta accoglienza di dodici minori stranieri non accompagnati presso la struttura privata in gestione della Ekene Onlus Cooperativa Sociale ad Agna», spiega Piva. Si tratta di una comunità per minori già esistente dal 2019, ma fino a poco tempo fa non operativa, che attualmente ha una convenzione temporanea con il Ministero dell'Interno/Prefettura per l'accoglienza minori stranieri non accompagnati, con capienza massima diciotto posti. «Ho avuto direttamente conferma tra l'altro che i minori sono ora 23 e nell'ordine del giorno approvato all'unanimità abbiamo precisato che l'inserimento presso questa struttura è indipendente da qualsiasi volontà dell'amministrazione Comunale di Agna, trattandosi di una struttura di natura privata, che il nostro Comune in tal modo ha già assolto alla propria parte in ambito di accoglienza. Inoltre sindaco e giunta sono impegnati a porre in atto ogni azione presso gli enti competenti le autorità, volte a manifestare la contrarietà all'eventuale utilizzo delle ex basi militari del nostro territorio». 

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