Padre, madre e figlio, insospettabili
schiavi della droga: «Aiuteteci»

Mercoledì 18 Marzo 2015 di Federica Cappellato
Padre, madre e figlio, insospettabili schiavi della droga: «Aiuteteci»
2
PADOVA - Generazioni SerT. Padri e figli, madri e figlie, accomunati dall'uso di droghe e seguiti, tutti, dal Servizio per le tossicodipendenze dell'Ulss 16.

Dopo l’arrivo, scoperto in queste ore, di Shaboo, la terribile droga che deturpa il viso, con l’arresto di un "corriere" filippino che trasportava un carico della sostanza stupefacente, Padova si scopre alle prese con un esercito - duemila persone - di assistiti dal Sert.



I più giovani sono ragazzini di 14 anni, i più anziani ultrasessantenni cronicizzati. Droga e alcol i demoni dai quali tentano di liberarsi con l'aiuto di specialisti. Spesso, nel miscuglio di cadute e recuperi, in carico a questo snodo della sanità pubblica, ci sono debolezze personali trasformatesi in drammi familiari. Insieme scesi all'inferno, insieme tentano di risalire la china, in una ragnatela di parentele che racconta di ferite corali.



Nella Padova del 2015 sono hashish e marijuana a farla da padroni, poi eroina e cocaina, dure a morire. «A noi si rivolgono essenzialmente "politossicomani", ma sono in aumento coloro che consumano hashish» spiega il dottor Antonio Stivanello del SerT.



Questo non vuol dire che in città non giri cocaina, ma che non tutti i cocainomani si rivolgono al Centro socio-sanitario ai Colli, dove è attivo il SerT. Tra le droghe "standard", è in crescita l'uso di ketamina, anestetico per uso umano e veterinario che, anche a piccole dosi, diventa uno psichedelico molto potente.



La ketamina, in polvere o liquida, ha un effetto dissociativo e pone il soggetto in uno stato di rilassamento che dà problemi d'equilibrio: il tempo si dilata, la mente sembra viaggiare separata dal corpo, creando allucinazioni e visioni mistiche.



Pochissimi, tra quanti fanno uso di droghe sintetiche (dette anche "ricreative" perchè consumate durante feste, party, in discoteca o al mare), sono in cura. «In generale, l'età media del consumatore è di 25 anni ma ci sono molti cronici, avanti con l'età, che a loro volta hanno avuto figli e nipoti. Così come numerosi sono i ragazzi, anche giovanissimi, alcuni segnalati dalla prefettura. La nostra attività è sempre impegnativa - spiega Stivanello - anche perchè assistiamo a fenomeni che si sono andati radicando: tanti consumatori fanno una vita normale, lavorano, sono economicamente indipendenti, insomma risultano bene inseriti nella società. Ciononostante hanno gravi problemi di droga. Trent'anni fa, quando ho cominciato a lavorare occupandomi di queste tematiche, i tossicodipendenti erano figli di realtà marginali, oggi non più».



Tant'è vero che i due mondi ormai si equivalgono. «Ne vediamo tanti degli uni, marginali e senza fissa dimora, e tanti degli altri, con un buon livello sociale. La marginalità è soprattutto degli extracomunitari, anche perchè siamo uno dei pochi SerT nel Veneto che accoglie una notevole quota di stranieri». Tra gli assistiti, la maggior parte sono uomini, ma le donne sono in crescita, non perchè facciano un maggiore uso di sostanze ma perchè cercano aiuto più sovente di un tempo. Tra i veterani del SerT, alcuni padovani seguiti da vent'anni, spesso piegati da malattie come Aids o epatiti.
Ultimo aggiornamento: 13:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci