«Offerte per scaldare chiesa e convento»: l'appello dei frati per il caro-bollette

Domenica 20 Febbraio 2022 di Michelangelo Cecchetto
«Offerte per scaldare chiesa e convento»: l'appello dei frati per il caro-bollette
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CITTADELLA (PADOVA) - Abituati da secoli ad aiutare il prossimo attraverso la carità.

Ora i frati Francescani dell’antico convento<WC>,<WC1> a poche centinaia di metri dalle mura medievali di Cittadella<WC>,<WC1> in provincia di Padova, chiedono aiuto ai fedeli. Lo fanno per riuscire ad affrontare l’aumento delle spese delle utenze, in particolare quella per il riscaldamento. Sulla porta principale della chiesa, ieri è stato affisso un avviso che informa: “Domenica 27 febbraio raccolta offerte pro riscaldamento nostra chiesa e convento. Grazie di cuore”. Quindi tutte le offerte che saranno raccolte nelle celebrazioni, verranno destinate al pagamento della spesa del metano che non si sa a quanto ammonti.

LE CELEBRAZIONI

Sono m<WC1>olto riservati i frati, guidati dal guardiano padre Renzo Gobbi. Certo non deve essere stato facile decidere di chiedere questo ulteriore sostegno<WC>. Ma <WC1>i francescani <WC>confidano<WC1> ancora una volta, come avviene da molti anni, nella collaborazione e nella sensibilità di tante persone, non solo cittadellesi, particolarmente legate al convento. Quattro le celebrazioni domenicali: alle 7, alle 8<WC>.<WC1>30, alle 10 ed alle 15<WC>.<WC1>30. I francescani sono certamente attenti agli sprechi, ma certamente il convento non può spegnere tutta l’illuminazione e tanto meno lasciare al freddo i fedeli<WC>. Questi ultimi<WC1> non hanno mai fatto mancare ai religiosi il supporto anche materiale. A loro volta i <WC>religiosi<WC1>, a fronte di spese aumentate oltre ogni previsione, chiedono un supporto più incisivo.

 LA STORIA

La presenza dei religiosi a Cittadella risale al 1481<WC>,<WC1> quando fu eretto il convento consegnato dalla Comunità ai Frati <WC>m<WC1>inori dell’Osservanza. <WC>I<WC1> <WC>francescani<WC1> sono poco meno di una decina, hanno dovuto adeguarsi alle situazioni mutate, ma è radicato nel territorio un rapporto profondo con <WC>loro<WC1>. Alcune decine di anni fa, quando <WC>le presenze erano<WC1> molto più numeros<WC>e<WC1>, una parte del convento accoglieva studenti dei quali seguivano il doposcuola. Indimenticata l’attività di <WC>f<WC1>ra’ Tommaso Savegnago<WC>,<WC1> mancato nel 2019, che fondò l’associazione San Francesco Amici della Natura, riunendo numerosi giovani di ogni estrazione sociale <WC>e <WC1>organizzando attività di recupero di carta e ferro, campi estivi e<WC>,<WC1> su una delle quattro rive esterne alle mura, anche un parco zoo con numerose specie di animali, curati sempre dai volontari del gruppo. <WC> <WC1>

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