Riccardo salpa con il suo sogno: circumnavigherà il globo in solitaria con la barca autofinanziata

Martedì 10 Maggio 2022 di Michelangelo Cecchetto
Riccardo Tosetto

CITTADELLA - Autofinanziandosi ha acquistato un'imbarcazione varata nel 2007, Class40, che ha battezzato Obportus. Da Saint Malo in Bretagna, ieri, dopo 4mila miglia in mare, è giunto in Friuli Venezia Giulia, nei cantieri di Monfalcone. È cominciato il sogno di Riccardo Tosetto di 35 anni. Quello che ha ogni marinaio: fare il giro del mondo in barca a vela. Nel suo caso in solitaria. Si è iscritto alla Global solo challenge 2023, sfida del mare nel segno della sostenibilità. Partirà a settembre da La Coruña in Spagna con tappe il Capo di Buona Speranza in Sud Africa, Capo Leeuwin in Australia ed arrivo a Capo Horn in Cile. Avventura nell'avventura che è la sua vita. Non è nato in un paese di mare, non ha antenati legati alla marina. Riccardo è di Cittadella, terra di pianura, ma fin da piccolo la vela lo ha affascinato ed ha deciso di intraprendere la professione di skipper che lo vede in mare almeno sei mesi all'anno.
A guidarlo con sapienza e competenza, è stato Angelo Preden, cittadellese d'adozione, lui sì con famiglia di tradizione e fatiche di mare.

Figura - non è un eccesso - leggendaria tra chi sa veramente andar per mare e prima di tutto lo rispetta. Non ha mai amato i clamori della cronaca pur avendo compiuto molte imprese. È tra i pionieri della navigazione in solitaria lungo le rotte oceaniche. Nel 1976 ha partecipato alla Ostar, la celebre regata transatlantica in solitario da Plymouth (Gran Bretagna) a Newport (Usa), con il Caipirinha di 9 metri.


L'OBIETTIVO
«Un po' per ripercorrere le sue orme, un po' perché quello è il sogno di tutti i velisti, mi sono iscritto al Giro del mondo in solitario senza scalo - spiega Riccardo - La competizione vuol mettere alla portata di più skipper possibili il sogno molto umano di completare una circumnavigazione da soli. Budget ridotto e format equo. Le partenze sono scaglionate in base alla classificazione dell'imbarcazione. In mare tutte le barche faranno parte dello stesso evento. Le più veloci dovranno cercare di raggiungere quelle più piccole e lente in una sfida affascinante per chi naviga, per il pubblico e per gli sponsor».
Chi partecipa con una barca nuova, più performante, partirà per ultimo con una sorta di svantaggio. Questo per incoraggiare gli skipper a riutilizzare barche esistenti, risparmiando sui costi ambientali derivanti dalla costruzione di nuovi scafi. Riccardo sta scrivendo una nuova pagina del suo diario di bordo. Quello web è su riccardotosetto.it. C'è bisogno anche del sostegno di realtà economiche così da essere protagonisti della realizzazione del suo sogno.

 

Ultimo aggiornamento: 16:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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