Frana di 80 metri in Val di Zoldo, chiusa la strada per Passo Duran

Giovedì 17 Agosto 2023 di Giovanni Longhi e Giuditta Bolzonello
La colata di detriti

PASSO DURAN (BELLUNO) - Una frana detritica del fronte di un’ottantina di metri si è staccata ieri nel tardo pomeriggio dal pendio che affianca la strada che da Val di Zoldo sale al passo Duran circa 200 metri fuori dalla borgata Chiesa.

Fango e sassi hanno coperto l’asfalto costringendo Veneto Strade a chiudere l’arteria al transito proprio da Chiesa. Dal versante opposto la provinciale è stata chiusa in Agordino. Il passo è dunque isolato e i turisti ospiti nella struttura in quota possono scendere a valle solo dalla parte agordina. Sul posto sono stati chiamati i vigili del fuoco che per prima cosa si sono accertati che la colata non avesse travolto persone o mezzi, poi i tecnici di Veneto Strade hanno iniziato lo sgombero e la previsione è di riaprire la strada già oggi, sempre che le condizioni meteo consentano di intervenire in sicurezza. Amareggiato il sindaco di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin: «È una frana storica, negli ultimi 70 anni le colate in quello stesso punto sono state almeno 4 e anche d’inverno quello è un punto cruciale per le slavine tanto che chiediamo al Suem di non far volare lì sopra l’elicottero proprio perchè lo spostamento d’aria delle pale potrebbe provocare distacchi». Punto critico, dunque, ma anche se l’obiettivo è riaprire oggi, il sindaco è cauto: «Vanno eseguite tutte le verifiche del caso e fatte le bonifiche per garantire la sicurezza». Zoldo dunque si conferma un territorio particolarmente fragile dal punto di vista della tenuta idrogeologica.

IL MALTEMPO

Ma il temporale di ieri non ha provocato danni solo nella parte alta della provincia. Nel Fetrino la tempesta ha spezzato rami, decine le chiamate al centralino dei vigili del fuoco. A Formegan di Santa Giustina una grandinata ha devastato le colture, colpiti anche i vigneti dove era imminente la vendemmia; poche settimane fa altre bufere in pochi giorni avevano messo in ginocchio i produttori.

GLI INTERVENTI

Mentre alcune aree del bellunese erano flagellate dal maltempo, in altre i volontari del Soccorso alpino, pompieri e in un caso anche i Carabinieri hanno dovuto svolgere in consueti interventi per mettere in sicurezza i turisti. Un 48enne di Treviso, C.L., è stato recuperato dalla sponda del lago di Centro Cadore ed accompagnato all’ospedale per gli accertamenti del caso dopo esser scivolato. Scattato l’allarme Carabinieri e Vigili del fuoco di Pieve di Cadore sono intervenuti sul posto dove è stato tratto in salvo per essere portato all’ospedale di Belluno. Il recupero è stato impegnativo ed ha richiesto tutta la professionalità dei soccorritori visto il contesto e il rischio che l’infortunato correva, una volta messo in sicurezza è stato affidato ai sanitari del 118. Sempre ieri ma al mattino, verso le 9.45, Falco 2 è volato in Cansiglio, in località Valbona, per un ciclista che, caduto con la mountain bike, aveva riportato un probabile trauma cranico. Il 67enne di San Biagio di Callalta (Treviso), che era da solo e aveva chiamato di persona il 118, è stato recuperato e trasportato all’ospedale di Belluno. È seguito un secondo soccorso sempre per traumi da caduta in bicicletta; è toccato al Soccorso alpino di Pieve di Cadore raggiungere un ciclista 68enne, anche questo di San Biagio di Callalta, caduto sulla strada del Monte Tranego. È stato accompagnato, per un sospetto trauma al ginocchio ed escoriazioni varie, in ospedale a Pieve di Cadore. Sono incidenti sempre più frequenti quelli sulle due ruote che, grazie a tecnologie sempre più sofisticate e alle e-bike che permettono a chiunque di raggiungere quote elevate, non sempre vengono condotte con la necessaria esperienza tanto da far dire al Commissario dell’Ulss Dolomiti Giuseppe Dal Ben: «Rinnovo l’invito a usare prudenza nelle attività scelte per lo svago per non mettere a repentaglio se stessi e i soccorritori: anche la bicicletta va usata con responsabilità». Intervento di Soccorso alpino anche in Valle del Mis, se ne sono occupati i volontari di Belluno intervenuti sui Cadini del Brenton, per un 69enne di Venezia che si era procurato un sospetto trauma al piede, a dare l’allarme il figlio. Una volta stabilizzato, l’uomo è stato trasportato al rendez vous con l’ambulanza che l’ha accompagnato per i controlli del caso all’ospedale di Belluno.

Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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