Arriva il freddo, chiude la tenda per i migranti di Cavarzano: saranno spostati in una scuola di Borgo Valbelluna

Mercoledì 11 Ottobre 2023 di Giovanni Santin
Operatori della Croce Rossa vicino alla tenda di Cavarzano, che sarà chiusa

BELLUNO - L’ex scuola di Cavassico Superiore diventerà un centro per accogliere i migranti, in continuo arrivo. La notizia è stata data ieri dal prefetto Mariano Savastano nel corso di una riunione cui hanno partecipato anche rappresentanti del comune di Borgo Valbelluna ed in particolare la vicesindaca Monica Frapporti e l’assessore Simone Deola, la Provincia, l’Ana Feltre, il Comitato di Belluno della Croce Rossa Italiana. «La struttura sarà a disposizione a tempo - spiega Deola -, perché il prossimo anno scolastico, cioè nel 2024-25, ospiterà di nuovo una scuola».

E pur essendo in grado di accogliere molte persone, non verrà utilizzata appieno. «Abbiamo chiarito che ospiteremo un numero di persone tale che ci possa garantire non solo di fare accoglienza, ma anche integrazione».

QUOTA DA DEFINIRE Una quota che non è ancora stata stabilita e che «sarà da definire insieme», aggiunge l’assessore. Ed è proprio per questo che al momento è stato deciso di non fornire alcuna indicazione in questo senso. Visto lo stato attuale della scuola, Deola auspica che sia resa in grado di ospitare le prime persone entro una settimana, forse qualche giorno in più. Un cronoprogramma e una data di ingresso che sono stati condivisi con il prefetto che, come aveva annunciato mercoledì scorso, si è recato a Cavassico per un sopralluogo prima di dare il benestare all’operazione.

«UN FATTO DI UMANITÀ» «La nostra scelta – continua l’assessore Deola - è soprattutto etica: ed è figlia della decisione di non voltarsi dall’altra parte di fronte ad una criticità che è lampante. Ripeto: una decisione etica, prima che politica. Di fronte alla situazione che si è venuta a creare non possiamo voltarci dall’altra parte, è un fatto di umanità».

“L’ACCAMPAMENTO” Accoglienze e integrazione che saranno perseguite anche con l’aiuto di altre associazioni. Al tavolo, si diceva, era presente anche la Cri di Belluno che ha dato la propria disponibilità a collaborare: «Sposteremo qui le forze che libereremo una volta chiusa la tenda a Cavarzano» hanno detto i rappresentanti del Comitato bellunese. L’esperienza della tenda, allestita lo scorso 16 settembre negli spazi di villa Bizio Gradenigo a Cavarzano, all’interno delle pertinenze della residenza per anziani Gaggia Lante, è infatti ormai agli sgoccioli, come annunciato dalla stessa Cri la settimana scorsa. Nata con lo scopo di offrire un riparo dove dormire per 24 al massimo 48 ore ai migranti in arrivo da Mestre per i quali non ci fosse la disponibilità di un comune o di una cooperativa ad accoglierli, la tenda non è mai stata vuota e da alcuni giorni si trova a pieno regime, cioè ospita otto migranti che già da alcune notti hanno cominciato a fare i conti con il freddo bellunese. Insomma: da soluzione nata per tamponare situazioni di emergenza, è diventata stabile.

LETTI E PASTI PRONTI Ma, si diceva, questa soluzione ha i giorni contati e Cri Belluno ieri lo ha confermato: sabato è previsto l’arrivo del brutto tempo e la tenda verrà tolta. Fra le associazioni che hanno dato disponibilità, vi è anche l’Ana di Feltre che tuttavia si occuperà degli aspetti logistici. Nell’ex scuola, per esempio, ci sono già dei letti, qui finiti una volta dismessi dalla Casa di Riposo: essi serviranno per l’ospitalità. Per il momento, invece, i pasti verranno portati dall’esterno e l’amministrazione comunale si riserva di allestire in un secondo momento una cucina. Nel frattempo la notizia è che il Comune di Borgo Valbelluna ha voluto mettersi a disposizione, accogliendo gli appelli del prefetto. Giovanni Santin © riproduzione riservata

Ultimo aggiornamento: 19:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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