Migranti, il prefetto teme l’emergenza e lancia un sos: «Aiutateci, arriveremo a 500»

Giovedì 5 Ottobre 2023 di Giovanni Santin
Il prefetto Mariano Savastano (a destra) con il vice Alessandro Sallusto

BELLUNO “Sos”. È questa la prima e l’ultima parola pronunciata ieri dal prefetto Mariano Savastano nell’incontrare la stampa subito dopo il confronto avuto con alcuni sindaci del territorio sulla questione migranti. All’incontro erano rappresentati i comuni di Belluno, Feltre, Sedico, Borgo Valbelluna, Ponte nelle Alpi, Limana, Longarone, Santa Gisutina, Pieve di Cadore, Lamon e Pedavena. Poi ha spiegato: «Lancio un sos non per dire che c’è un’emergenza, ma per chiedere, attraverso i mezzi di comunicazione, collaborazione a tutti perché mettano a disposizione locali, stanze, strutture, ex alberghi, ex scuole per accogliere i migranti».

L’OBIETTIVO

Il prefetto ha voluto essere ottimista. E per farlo ha ricordato: «Quando sono arrivato in provincia, il territorio accoglieva 200 migranti, poi siamo saliti a 250. Ora siamo a 400 e il mio obiettivo è arrivare presto a 450 e a medio termine a 500». L’incontro è servito anche per rendere conto della ricognizione in atto e delle disponibilità ottenute: «Da una settimana abbiamo recuperato trenta brandine ed è un peccato che non possiamo usarle. Ecco perché lancio l’appello per reperire luoghi dove i migranti che arriveranno possano essere ospitati».

RISIKO SPAZI

Nel cilindro la Prefettura ha una struttura capace di una trentina di posti: «Un sindaco mi ha detto che sul suo territorio c’è una scuola che sarebbe pronta immediatamente, ma abbiamo deciso di non dire dove si trova prima di averla vista di persona: lo faremo venerdì e capiremo se è davvero agibile e pronta all’uso». Qui, appena ottenuto il via libera, saranno portate le 30 brandine recuperate nei giorni scorsi. Fra le ex scuole, le ex elementari di Orzes (Belluno) scompaiono dalla disponibilità immediata, perché necessitano di lavori idraulici. Qui i posti sarebbero una ventina. Stessa situazione per l’ex convento di Col di Cugnan di proprietà dei Frati di Mussoi: in questo caso la cooperativa Città Solare si è detta disponibile a gestirla, ma prima dell’ok definitivo, sull’entità dei lavori necessari per rendere la struttura agibile dovrà esprimersi il tecnico di fiducia della cooperativa stessa. In questo caso la capienza è per circa 30 persone.

I COMUNI

Nell’elenco dei comuni disponibili ad accogliere da ieri c’è anche Santa Giustina: «In arrivo da Mestre, accompagnato a Belluno dai volontari della Croce Rossa – ha detto il prefetto - è stato assegnato proprio a Santa Giustina un nuovo minore che è stato ospitato nella struttura diocesana del centro papa Luciani di Col Cumano. Inoltre lo steso comune a breve finirà di allestire un appartamento capace di accogliere quattro persone». E a chi, nel corso dell’incontro, ha fatto notare al prefetto che i sindaci si lamentano che i migranti sono assegnati sempre gli stessi comuni, ha risposto: «Io ho cercato la disponibilità di tutti; a questa richiesta la metà ha risposto di sì, l’altra metà ha detto di non avere disponibilità sul territorio. Cosa posso fare? Diverso è il discorso che riguarda i minori, per i quali non è possibile rifiutarsi: in questo caso ho cominciato con i comuni più popolosi e sto scendendo. Oggi è toccato a Santa Giustina. Si va avanti in questo modo».

CENTRO MINORENNI

«Io sono soddisfatto – ha poi aggiunto il prefetto – perché alla lista delle disponibilità ad accogliere, recentemente si sono aggiunti i comuni di Soverzene che ora ha sul proprio territorio quattro donne; e appunto Santa Giustina. Gestire l’accoglienza è difficile, è molto difficile quando si tratta di donne, ancora di più se si tratta di minori. E per il momento le soluzioni trovate sono queste, ma stiamo lavorando per aprire un Cas per soli minori». Infine prima di ripetere l’appello, il prefetto ha detto: «Ci vogliono coraggio, capacità gestionale e umanità per salvare vite umane e pensare di integrarle nel tessuto economico e sociale del territorio. Lavoro? Alcuni stanno già lavorando e siamo in contatto con associazioni di categoria, fra cui Federalberghi, Umana, per fare il possibile per tutti»

Ultimo aggiornamento: 07:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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