Belluno, ladri al negozio di sigarette elettroniche: spazzate via le essenze e il fondo cassa

Martedì 13 Settembre 2022 di Giovanni Longhi
Manuel Mamino derubato nel suo negozio

BELLUNO - Quando ieri mattina l’imbianchino che gli sta tinteggiando i locali del nuovo negozio Neola in piazza Piloni, lo ha avvertito, a Manuel Mamino sono cadute le braccia: «Guarda che qua, in galleria Caffi ti hanno forzato la porta, vieni subito, un disastro». Il negozio è la rivendita di sigarette elettroniche che da 5 anni ha aperto, unica attività sopravvissuta insieme ad uno studio tecnico nella piccola galleria tra via Caffi e via Segato. 

IL COLPO
La porta forzata in più punti, con un piede di porco o forse un grosso cacciavite, all’interno decine di bombolette sparpagliate sul pavimento, gettate alla rinfusa come cadute forse riempiendo una borsa dagli scaffali, aperta una vetrinetta che conteneva pipe di pregio, una devastazione. Questo lo spettacolo che si è trovato davanti agli occhi Manuel Mamino appena arrivato in galleria Caffi. Dalla cassa sono spariti anche 150 euro di “fondo”, da un mobiletto dietro al bancone sono stati prelevati altri 300, 350 euro che il titolare teneva per dare il resto ai clienti e che da pochi giorni aveva prelevato in banca. «Difficile ancora quantificare il danno -commenta amareggiato Manuel - ma siamo sicuramente sopra ai 2500 euro». 

NEL MIRINO
Al ladro, o ai ladri, hanno fatto gola soprattutto le bombolette con le essenze che servono per la miscela che aromatizza le sigarette elettroniche, ma curiosamente è stata lasciata la nicotina, anch’essa contenuta in piccoli contenitori. Le essenze da sole non possono essere consumate. Dopo aver superato lo sbalordimento iniziale Manuel Mamino ha chiamato la questura; sono usciti gli agenti della scientifica che hanno raccolto tutti gli elementi utili a ricostruire il colpo e risalire agli autori. Il titolare aveva annunciato nei giorni scorsi l’imminente trasloco nei nuovi locali della vicina piazza Piloni. Il negozio Neola non era dotato di telecamere e neppure di allarmi, chi ha portato a termine il colpo deve aver avuto vita facile, senza dare nell’occhio, lontano da occhi e orecchi indiscreti. «Per me il danno maggiore -commenta sconsolato Manuel Mamino- è ora la chiusura totale fino all’apertura del nuovo negozio: non mi conviene mettere a posto la porta qui e tornare con gli articoli in vendita per pochi giorni ancora, tanto vale vuotare tutto entro oggi (ieri) lasciare la porta forzata chiusa alla bell’e meglio e aspettare il trasferimento in piazza Piloni». Rivendita chiusa, dunque e guadagni che in un periodo già molto delicato per il commercio, non si realizzano. 

IL PRECEDENTE
In cinque anni Neola aveva subito solo un tentativo di furto, ma mai un raid come quello tra la notte di domenica e lunedì.

Non è escluso che i ladri proprio sapendo dell’imminente trasloco, abbiano approfittato dell’ultima occasione di un colpo praticamente sicuro prima del trasferimento in locali più sorvegliati.

Ultimo aggiornamento: 07:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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