Villaggio olimpico e variante all'Alemagna: spunta l'ex polveriera di Cimabanche e i giochi si riaprono

Giovedì 23 Marzo 2023 di Marco Dibona
L'ex polveriera di Cimabanche

CORTINA - Rinviare il cantiere della variante di Cortina alla statale di Alemagna, se dovesse interferire con i Giochi 2026. Riconsiderare la sede del villaggio olimpico a Cimabanche, nella vecchia polveriera. Recepire e trasmettere le istanze dei cittadini, da sottoporre alla Società infrastrutture Milano Cortina e al Comitato olimpico internazionale.

Sono alcuni dei passi fatti dall'amministrazione comunale ampezzana nella riunione della cabina di regia di martedì, a Roma.

LA RICHIESTA
«Abbiamo chiesto al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, di avere contezza delle opere, per capire se la variante di Cortina alla statale 51 di Alemagna si farà o meno, e quali sono i tempi - conferma il sindaco Gianluca Lorenzi - alla luce dell'evoluzione che stanno avendo questi progetti, è ipotizzabile che la cantierizzazione del passante avvenga all'incirca otto mesi prima dei Giochi, nell'estate 2025. A questo punto riteniamo opportuno rinviare l'inizio, attendere che sia trascorso l'evento olimpico. In questo modo si può anche ipotizzare di rivedere l'utilizzo di Fiames, mantenendo lì il villaggio olimpico, così da mettere d'accordo tutti». Una soluzione potrebbe essere il riutilizzo della vecchia polveriera dell'Esercito, sulla strada verso Dobbiaco.
«Per noi ha una rilevanza particolare, tanto da rappresentare una concreta eredità dei Giochi, l'ipotesi di riconsiderare l'impiego della polveriera di Cimabanche, sarebbe davvero una rivalutazione totale del territorio - dice Lorenzi - questo progetto sarebbe un servizio offerto alla comunità, con la creazione di un liceo sportivo, soprattutto con strutture che poi potrebbero sostenere tutta l'attività dello sci di fondo, praticato storicamente in quella zona. Infine, ma non ultima, la possibilità di realizzare strutture, di lasciare costruzioni, che un domani possano essere di supporto alle categorie produttive di Cortina, agli albergatori, agli impianti a fune, al settore commerciale, che ci chiedono di disporre di foresterie, di alloggi per i loro dipendenti».

LE OSSERVAZIONI
Sulla condotta della sua amministrazione, Lorenzi spiega: «Abbiamo portato alla cabina di regia le osservazioni che ci sono state sottoposte dai cittadini, dai proprietari dei terreni di Campo. Sono due valutazioni, una di carattere ambientale, l'altra riferita al piano di protezione civile, che mi è pervenuta nella stessa mattinata, mentre stavo scendendo a Roma. Ho quindi chiesto al commissario Luigivalerio Sant'Andrea un'analisi approfondita, in merito a queste due istanze, e una relazione dettagliata, nella prossima riunione. A tutte queste valutazioni ho dato un peso politico. Ho sottolineato la forte pressione da parte della comunità, che deve essere tenuta nella giusta considerazione. Per gli aspetti tecnici, ci rimettiamo alle valutazioni che farà Simico, quindi Luigivalerio Sant'Andrea, ma anche i tecnici del Comitato olimpico internazionale, che dovranno esprimersi». Infine una valutazione su come il paese sta vivendo queste settimane: «C'è un clima pesante, fatto di attacchi personali. Non sono costruttivi, non pensano al bene di Cortina che, con le Olimpiadi, sta vivendo un'opportunità unica, che invece di essere valutata in maniera positiva, viene utilizzata per disgregare, quindi a danno della comunità. Questi asti peggiorano i rapporti. Nella mia amministrazione vorremmo essere catalizzatori di idee positive e mettere il paese a sistema, togliere le conflittualità, che danno un'immagine negativa di Cortina. Noi residenti siamo i primi che ci stiamo screditando, davanti al mondo, mentre dovremmo dare un'immagine coesa, far capire che vogliamo questo evento olimpico e lo vogliamo gestire».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci