Lavori per le Olimpiadi, variante di Cortina: le Regole chiedono tutele

Lunedì 6 Febbraio 2023 di Marco Dibona
Le Regole analizzano i lavori per le Olimpiadi, che interesseranno anche i loro boschi

CORTINA D’AMPEZZO - Il cantiere della variante alla statale 51 di Alemagna di Cortina, progettata da Anas, avrà importanti conseguenze sul territorio delle Regole d’Ampezzo. La proprietà della antica istituzione sarà interessata solo marginalmente dall’opera principale, quanto piuttosto da alcuni lavori a corollario. La deputazione, il consiglio che regge le Regole, ha illustrato ieri ai consorti il progetto attuale, predisposto dal commissario di governo Luigivalerio Sant’Andrea. Si tratta di un elaborato provvisorio, che potrà essere ancora modificato. Le Regole non si sono espresse sull’intervento complessivo, per tutte le aree private, demaniali, comunali, ma solamente per il proprio territorio.

I TERRENI
L’opera interverrà sui boschi regolieri a nord del centro abitato, nell’area di Fiames, e alle pendici del monte Pomagagnon. L’incontro si è rivelato comunque occasione per conoscere diversi dettagli dell’opera, per la prima volta. Ci saranno due rotatorie, una a Coiana, a sud del centro, e una a Nighelonte, verso Fiames, per il raccordo della viabilità esistente con il nuovo tunnel, lungo 4.700 metri. Sarà a doppio fornice, ovvero con due gallerie parallele, una per senso di marcia. Ci saranno due ponti doppi sul torrente Boite: un manufatto di 190 metri, fra Riva e i prati di Convento; uno di 120 metri, a nord.

GLI SCAVI
Lo scavo della galleria partirà da nord, prima un foro, poi l’altro.

Uscirà vicino all’abitato di Campo di Sopra, dopo aver disegnato un’ampia curva, a profondità sino a oltre duecento metri, per stare sotto il vasto corpo di frana, alle pendici della Tofana, che ha uno spessore di una settantina di metri. Le Regole saranno interessate da importanti movimenti di terra. Per realizzare i tunnel saranno infatti scavati un milione 480mila metri cubi di roccia e terra: il materiale smosso aumenta il suo volume del 25%, per cui si arriva a un milione 850 mila metri cubi da sistemare. In parte sarà riutilizzato per le opere, ma comunque ci sarà un milione 200 mila metri cubi da collocare. Sono state previste tre ricomposizioni ambientali, tutte su terreni regolieri. Tra l’altro, si conta di creare una collina alta quindici metri nella parte nord del vecchio aeroporto di Fiames, su una superficie di 75mila metri quadrati. Nel programma delle opere, una delle prime da realizzare sarà un grande vallo di protezione dalle colate di detriti che possono scendere dal Pomagagnon: una trincea lunga un chilometro e mezzo, scavata nei ghiaioni alle pendici della montagna, con uno spostamento di 430mila metri cubi, su una superficie di 14 ettari. Il vallo dovrà anche proteggere il cantiere dell’opera, che sarà costituito in quella zona, con le varie lavorazioni, con alloggi e servizi per gli operai: circa 500 persone, che in alcuni periodi lavoreranno 24 ore al giorno, a turni. La “talpa”, la tunnel boring machine, che materialmente scaverà le gallerie, sarà costruita in loco; i vari componenti dovranno essere trasportati sino al cantiere, probabilmente da nord, dalla Val Pusteria, perché le strade del Cadore non ne consentono il passaggio.

I COSTI

Si è fatto riferimento ai costi del progetto, che al momento assommano a 483 milioni di euro; per ora c’è una copertura finanziaria del 62%, pari a 298 milioni, per cui bisogna reperirne altri 185. Dopo l’illustrazione del progetto, per la prima volta, davanti a 496 rappresentanti di famiglie regoliere, si è accesa un’ampia e approfondita discussione, che spesso è sfociata in interventi contrari all’opera. Non era però questo lo scopo delle Regole, che miravano solamente a riferire le ripercussioni dell’intervento sulla proprietà collettiva. In chiusura, dopo oltre due ore, non c’è stata la votazione preannunciata: l’assemblea si è limitata a ribadire la fiducia nell’operato del presidente Flavio Lancedelli, della giunta e della deputazione regoliera, a tutela del territorio, dell’ambiente, del paesaggio della conca d’Ampezzo. 

Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 09:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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