«Consumi 5% in meno, costi triplicati: non voglio piangere ma abbiamo dovuto alzare il prezzo di caffè e pasticcini»

Giovedì 1 Settembre 2022 di Olivia Bonetti
Riccardo Minella della pasticceria La Briciola di Formegan
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SANTA GIUSTINA - «Non voglio piangere, perché non ho mai pianto della vita: ho sempre fatto invidia e non voglio ora fare pietà. Ma è sempre più difficile fare il nostro lavoro» dice Riccardo Minella, della pasticceria gelateria La Briciola di via Trevigiana a Santa Giustina. La bolletta di 10mila euro arrivata per il periodo di luglio, triplicata rispetto all'anno prima, non fa dormire sogni tranquilli. «Cerchiamo di far sempre meglio e accontentare sempre più clienti possibile, ma è fatica: tanta».

Minella, 60 anni, che ha iniziato come imprenditore da quando ne aveva 23, è titolare anche del locale Baby B di via Feltre a Sedico e dà lavoro a 25 persone.

I CONTI
«Abbiamo fatto di tutto per risparmiare energia - spiega - visto il periodo alla fine ecco il risultato: qui alla Briciola abbiamo consumato il 5 e mezzo per cento in meno e abbiamo speso il triplo dei soldi. Alla pasticceria di Bribano abbiamo risparmiato il 19,50% e speso il 240% in più dell'anno scorso. Sono conti che fanno veramente paura». «Noi per fortuna siamo sul mercato da 38 anni - prosegue Minella - e lavoriamo come i muli: cerchiamo di risparmiare su tutto, eccetto che sulla qualità delle materie prime. Ma ora le strade sono tre: o abbassi la qualità e risparmi sulle materie prime, che non è il nostro stile, ed è una soluzione che abbiamo scartato di default, o pensi ad altre soluzioni».

I PREZZI
«Non si può nemmeno - riflette l'imprenditore - tenere i prezzi come sono, perché l'azienda va in perdita. A questo punto l'unica soluzione era ritoccare leggermente i prezzi, di soli 10 centesimi su caffé o pastine in modo di riuscire a parare il colpo, sperando che le cose si assestino». Così il caffè al bar è salito ad un euro e 30 da 1,20 che costava e le pastine a 1,20. «I clienti lo hanno notato, ma hanno compreso - prosegue il pasticcere -. La gente ha capito anche gli aumenti quindi, perché non è che puoi far più di tanto: noi vendiamo emozioni, chi va al bar e si prende la pastina lo fa per coccolarsi. Non è che puoi esagerare nel ritoccare i prezzi, non siamo in città».

LO SCONFORTO
«Sono ormai anni, da quando c'è la pandemia, che siamo sotto stress - ricorda Minella - . Il lavoro mi piace, lo faccio da 38 anni con passione, ma gli ultimi tempi sono stati impegnativi. Abbiamo la fortuna che abbiamo il personale con noi da tanti anni e in famiglia i miei due figli che mi seguono. Insomma non sono solo e quando uno va in sconforto è l'altro che lo tira su. Siamo tanti e ci aiutiamo. Ma il futuro lo vedo nero. La bolletta di agosto sarà ancora peggio, perché l'energia è aumentata ulteriormente ci aspettiamo una botta peggiore. E l'inverno? Come si fa in una pasticceria ad abbassare il riscaldamento a 18 gradi? Come fai a mangiare al freddo? Vorrei vedere chi dice queste a casa sua dove tiene il termostato».

Ultimo aggiornamento: 12:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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