La denuncia dell'associazione degli automobilisti: «Il Bellunese provincia con più autovelox del Veneto: 400 multe annullate nel 2023»

Martedì 2 Gennaio 2024
Il contestato autovelox di Arsiè

SOVRAMONTE/FELTRINO - «La provincia di Belluno è quella con più autovelox fissi di tutto il Veneto ed il prefetto sembra non rendersene conto». A dirlo Altvelox, che ha sede a Belluno in via Del Boscon e che rientra nella rete dell’associazione Miglior Tutela. Da tempo sta affiancando i cittadini nei ricorsi contro i dispositivi fissi puntando in particolare a quelli che sarebbero privi di requisiti. Una battaglia a suon di ricorsi, che è sfociata anche nella querela contro l’associazione sporta dai sindaci di Quero Vas e Sedico. «Attenzione non siamo contrari agli autovelox ma pretendiamo che le amministrazioni li utilizzino a norma di legge e come prevede il codice della strada», precisano da Altvelox. E nella nota diffusa ieri in allegato l’ennesima battaglia: questa volta contro il comune di Sovramonte, un ente che è passato dalla previsione di 500 euro di multe del 2010 ai 400mila euro del 2023, in vista dell’attivazione dell’autovelox sulla lungo la statale 50 del Grappa e Passo Rolle, sul rettilineo tra le due lunghe gallerie a Val Rosna, nel territorio Sovramontino.

LA RACCOMANDATA
Porta la data di ieri la richiesta di accesso agli atti inviata da Altvelox al comune di Sovramonte, al prefetto, alla polizia stradale, Veneto Strade e alla Provincia in cui si chiede copia della documentazione che ha autorizzato quel dispositivo. «Non risulterebbe agli atti - premette l’associazione - , salvo smentita o prova contraria, che nella strada statale 50 al Km 57+900 circa o sue immediate vicinanze, nel territorio comunale di Sovramonte, vi sia una statistica sulla incidentalità tale da giustificare la richiesta e la successiva autorizzazione per l’utilizzo di rilevatori elettronici delle velocità di tipo fisso con contestazione differita in assenza di personale di polizia». E ancora: «Non risulterebbe agli atti, salvo smentita o prova contraria, che la strada statale 50, abbia i requisiti minimi previsti dal Codice della strada e dall’articolo 4 del D.L. 2002 numero 121, per autorizzare l’installazione e l’utilizzo di rilevatori elettronici delle velocità in assenza di personale di polizia e con contestazione differita». per questo chiedono il «Documento integrale riferito alla istanza rivolta dal Comune di Sovramonte al Prefetto di Belluno per la richiesta e autorizzazione per l’istallazione ed utilizzo di rilevatori elettronici della velocità di tipo fisso in assenza di personale di polizia a contestazione differita». Ma anche la delibera di giunta con cui era stato avviato l’iter per l’installazione e utilizzo del dispositivo. Al dirigente della stradale si chiede «lo Studio di analisi sull’incidentalità degli ultimi 5 anni nel tratto interessato».

I NUMERI
Ma questa battaglia è ancora da combattere. Invece ieri, il primo giorno dell’anno, Altvelox ha tracciato i risultati delle altre battaglie quelle già combattute. Hanno diffuso il bilancio di quanto fatto negli ultimi mesi. «Nel 2023 - spiega Altvelox - sono state annullate dai giudici di pace oltre 400 sanzioni emesse da rilevatori elettronici privi di omologazione approvazione, messi su strade prive di requisiti, in modo occultato come quello di Arsiè, e di peggio senza un tasso di incidenti che giustifichi tali rilevazioni. Elemento quest’ultimo che esula dalla ampia discrezionalità del prefetto».

«NESSUN DIALOGO»
«Nella provincia di Belluno è in atto una forte conflittualità tra la nostra associazione - dicono - che tutela i cittadini e le amministrazioni locali che usano impropriamente ed in modo abnorme questi strumenti di prevenzione. La pensante situazione in corso, che persiste per il disatteso dialogo e confronto con il Prefetto di Belluno che mai ci ha ricevuto e mai ha risposto alle nostre istanze, è scaturita con varie denunce alla procura della repubblica di Belluno, Corte dei Conti, Ente Nazionale Anticorruzione e in ultimo anche alla Guardia di Finanza del Veneto». «Noi non molleremo la presa, in attesa del decreto attuativo annunciato dal ministro Salvini che ha promesso di dare stop al “far west degli autovelox” molti piccoli comuni stanno correndo a queste autorizzazioni prima che magari il decreto glielo impedisca».

GLI “SCONTRI”
E sono tanti i casi di veri e propri scontri di Altvelox con i Comuni. È l’associazione stessa a raccontarlo. «Il Comune di Seren del Grappa - si legge nella nota diffusa ieri - ha negato l’accesso agli atti dopo che il Prefetto aveva negato di aver concesso autorizzazione sulla statale 50 bis var zona Fenadora, di quell’autovelox ne abbiamo perso le tracce per ora.

Adesso esce quello di Sovramonte attendiamo di vedere gli atti e poi capiremo se incasseranno realmente a danno dei cittadini i soldi che sono stati previsti. 

Ultimo aggiornamento: 12:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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