Venezia 75 Del Toro presidente

Martedì 13 Febbraio 2018
LA DESIGNAZIONE
Forse l'annuncio può sembrare molto in anticipo e la scelta essere anche banale, tuttavia è difficile non comprendere i motivi che hanno spinto la Mostra di Venezia a consegnare già a febbraio le chiavi della Giuria della prossima edizione (al via il 29 agosto) a Guillermo del Toro, ultimo Leone pochi mesi con La forma dell'acqua, film tra l'altro in uscita nelle sale italiane giovedì prossimo, e candidato ai prossimi, imminenti Oscar con ben 13 nomination. Venezia, si sa, ha un feeling da tempo ormai consolidato con le celebri statuette americane. Negli ultimi anni non ha praticamente sbagliato un colpo e pur considerando il celebre premio come non rappresentativo del valore artistico di un film, sul piano dell'immagine e delle relazioni con il cinema statunitense la Biennale ne esce ormai sempre in modo brillante, mostrando quanto meno un buon naso nel cogliere i segnali al volo.
TRA HORROR E FANTASY
Dunque sarà il regista messicano a presiedere la Giuria della 75esima edizione. Sposando la poetica visionaria dell'horror con la stratificazione favolistica e fantasy, del Toro ha diretto film molto amati soprattutto da un pubblico giovane, spaziando da La spina del diavolo a Blade II, da Il labirinto del fauno (forse il suo lavoro più significativo) al dittico di Hellboy, da Pacific rim fino appunto a La forma dell'acqua. Non privo di elementi politici con opere che rimandano agli anni della dittatura spagnola, la sua attenzione per i fumetti e i videogame lo hanno portato ad avere uno sguardo molto contemporaneo sul cinema, pur non strettamente d'intrattenimento. Da anni vive in America, dopo aver lasciato il suo Paese d'origine, a causa del rapimento del padre, nel 1998, rilasciato solo dopo il pagamento di un riscatto. (adg)
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