«Fateci lavorare, il Governo Conte ci ha abbandonati»

Mercoledì 29 Aprile 2020
«Fateci lavorare, il Governo Conte ci ha abbandonati»
ROSOLINA
Delusione e rabbia dei Sindaci dei Comuni G20s per le tempistiche della fase 2. Il Governo Conte ci ha abbandonati. Noi vogliamo lavorare!. Incredulità, rabbia e sconcerto, questi i sentimenti dei 24 Sindaci di alcune delle località balneari più importanti d'Italia: Arzachena (Sassari), Bellaria Igea Marina (Rimini), Caorle (Venezia), Castiglione della Pescaia (Grosseto), Cattolica (Rimini), Cavallino Treporti (Venezia), Cervia (Ravenna), Chioggia (Venezia), Comacchio (Ferrara), Forio (Napoli), Grado (Gorizia), Grosseto, Ischia (Napoli), Jesolo (Venezia), Lignano Sabbiadoro (Udine), Orbetello (Grosseto), Riccione (Forli), Rosolina, San Michele al Tagliamento (Venezia), San Vincenzo (Livorno), Sorrento (Napoli), Taormina (Messina) e Vieste (Foggia), all'indomani della conferenza stampa del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
DISAPPUNTO
«I Sindaci - inizia il comunicato - si aspettavano dal Dpcm della Fase 2 date, modalità o un minimo di indicazioni per poter avviare le attività preliminare all'avvio della stagione turistica, invece nulla di tutto ciò, se non uno sterile riferimento a dati turistici. Impegni nulli per il momento e questo ha come conseguenza una ricaduta drammatica sull'interno tessuto economico, imprenditoriale e sociale dei territori che di turismo vivono, e solo per un periodo limitato dell'anno, quello estivo. La voce corale dei Sindaci dei Comuni G20s richiamano con forza all'impegno verso questo settore, il turismo balneare, il Capo del Governo, i Ministri competenti e i Presidenti di Regioni perché, tutti, s'impegnino, ora, a trovare soluzioni immediate, altrimenti ci troveremo a settembre con un intero sistema che sarà al collasso».
LA PROTESTA
«Non escludiamo nei prossimi giorni azioni eclatanti dichiarano i Sindaci - per risvegliare l'attenzione del Governo. Stiamo perdendo credibilità internazionale e assistendo alla fuga prossima dei turisti verso destinazioni più organizzate. Chiediamo che il Governo Conte ci ascolti. Noi sappiamo già come intervenire nei nostri territori, siamo in grado di operare in sicurezza con i nostri operatori, ci bastano date e regole certe e noi saremo i primi a farle rispettare. Non è possibile immaginare di decidere l'apertura delle spiagge a ridosso dell'apertura della stagione estiva; l'avvio di una serie di attività come la predisposizione di arenili, strutture e dei diversi servizi necessità di almeno 30/40 giorni».
FATECI LAVORARE
«Fateci lavorare! - conclude il comunicato dei 24 sindaci dei comuni balneari italiani -. Questo chiediamo ora per i nostri operatori, per i nostri lavoratori, per le imprese».
Giannino Dian
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