Coimpo, via ai controlli dei rifiuti

Mercoledì 14 Aprile 2021
Coimpo, via ai controlli dei rifiuti
ADRIA
È scattato il conto alla rovescia per la caratterizzazione dei rifiuti presenti nell'ex sito Compo di località America di Ca' Emo. Il Comune ha affidato, nell'ambito del piano di messa in sicurezza in emergenza e caratterizzazione dei rifiuti presenti all'interno della ex azienda di trattamento fanghi, alla ditta Larlan Idropur di Rizzo Elena & c. di Este l'attività di caratterizzazione dei rifiuti liquidi.
L'OPERAZIONE
La caratterizzazione verrà effettuata attraverso la raccolta di tutte le informazioni necessarie alla classificazione dei liquidi, per una loro successiva - corretta gestione e invio agli impianti finali di recupero o smaltimento. In particolare l'azienda padovana avrà il compito di effettuarne la classificazione, al fine di individuarne il corretto codice all'interno dell'Elenco europeo dei rifiuti e le eventuali caratteristiche di pericolosità da attribuire.
I FINANZIAMENTI
L'operazione Coimpo gode di un finanziamento regionale a fondo perduto. La Regione ha finanziato l'80 % del progetto di complessivi di 583.755,36 euro. Tre le fasi principali. Un primo lotto, che comprende lavori di ingegneria civile su manufatti, vasche e silos presenti nell'impianto, prevede la messa in sicurezza dei rifiuti e l'isolamento della dispersione dei fanghi nell'ambiente. Una seconda fase è riguarda la caratterizzazione dei fanghi presenti nelle vasche e nei silos per una loro corretta classificazione. È prevista inoltre una caratterizzazione del sito circostante l'impianto, sui piezometri già presenti, in altri punti di monitoraggio previsti e sui terreni circostanti lo stabilimento. Il sito da anni al centro di polemiche e procedimenti giudiziari, secondo una relazione Arpav non presenterebbe attualmente delle criticità rilevanti ma in un prossimo futuro, potrebbe creare dei problemi. Una vasca interrata che conterrebbe percolati, che dovrebbe fungere solamente da accumulo dei liquidi di sgrondo dei vari fanghi, presenterebbe secondo i tecnici, e diminuzioni di livello.
PERICOLI
Anche il muro perimetrale nell'ala nord - est dello stabilimento presenterebbe problemi per la presenza di un foro circolare all'altezza della pavimentazione che in caso di piogge potrebbe determinare la fuoriuscita di acque meteoriche nell'adiacente fossato. Anche nel lato nord dello stabilimento ci sarebbero dei problemi con dei fanghi che comporterebbero la produzione di percolato. Questo percolato, se non venisse opportunamente intercettato, secondo Arpav, finirebbe nelle canalette delle acque meteoriche. Lo stesso capannone che ospitava la produzione di correttivo calcico, sarebbe soggetto ad allagamenti.
Nel frattempo Palazzo Tassoni si costituirà parte civile, tramite l'avvocato Marco Casellato, nel procedimento penale che si aprirà lunedì avanti il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Venezia, dopo che la Corte di Cassazione, il 6 marzo 2020, aveva annullato la sentenza del maggio 2020 del Tribunale lagunare.
Guido Fraccon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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