«La Sequals - Gemona? Non serve»

Sabato 8 Agosto 2020
«La Sequals - Gemona? Non serve»
LA POLEMICA
PORDENONE «In questi giorni, a partire dalla disponibilità di nuove risorse, si parla in regione di completare e trasformare l'opera viaria di collegamento stradale sulla direttrice nord-sud della nostra regione, la Gemona - Sequals. Premetto che dietro ad una grande opera, che richiede miliardi di euro pubblici, mi aspetterei di percepire un'attesa vasta e soprattutto sostenuta da una visione di futuro. Cosa che francamente non percepisco». A parlare, per conto del Pd l'ex deputato Giorgio Zanin. Che va avanti. «Per parte mia ritengo che il tema delle connessioni, dell'accessibilità, del by-pass dei luoghi va affrontato subito con proposte pratiche, analisi sul peso del trasporto merci su gomma, soluzioni trasportistiche e di gestione del traffico integrate, interventi infrastrutturali - da farsi - ma a basso impatto e che garantiscano la sicurezza dei paesi e delle persone. La mobilità è un fattore della competizione: ma la creazione del valore competitivo non è dato da un'autostrada. Il dubbio insomma è che le convenienze dell'opera siano tutte da ridefinire. A partire dal modello di sviluppo che sta dietro agli investimenti strategici. Anche per la stessa mobilità dei friulani e al tessuto delle loro piccole imprese diffuse».
I SOLDI
«Siccome ci sono soldi e si possono spendere per la mobilità, non è che per favorire il tessuto regionale sarebbero piuttosto opportuni investimenti utili a risolvere alcuni nodi: ad esempio, è già stata fatta la circonvallazione di Dignano, ma dopo il ponte va migliorato il raccordo tra Tauriano e Barbeano. Poi con una piccola circonvallazione per Villanova di San Daniele si arriva all'autostrada a Majano-Osoppo. Tutto in pianura, senza gallerie o ponti. Il costo sarebbe infinitamente minore e con i risparmi si potrebbero sistemare la Cimpello-Sequals a due corsie almeno fino a Spilimbergo e in più si potrebbero mettere in sicurezza la Pontebbana, compresi i diritti dei pedoni negli attraversamenti pericolosi a Casarsa e Orcenico Inferiore di Zoppola, oltre naturalmente all'annosa questione del Ponte sul Meduna. Poi si dovrebbe guardare anche al miglioramento della connessione tra Gemona-Maniago-Sacile, perché la mobilità nella pedemontana ha bisogno di darsi una visione comune riguardo all'accessibilità efficace ed in sicurezza anche per la valorizzazione dei patrimoni delle aree interne. Senza dimenticare però che il sistema pedemontano della mobilità, cui molti si riferiscono da molto tempo come alternativa alla direttrice Venezia-Padova-Brescia-Milano, i dati del traffico a disposizione per i tratti già attivi ci dicono invece che, dopo aver trasformato intere valli, non è che ci si giri troppo».
LA CONVENIENZA
E allora, tornando alla Cimpello-Sequals-Gemona, data la vecchia consuetudine con la stesura dei bilanci sociali acquisita nel terzo settore, mi ha subito fatto sorgere le domande: a chi conviene? Per cosa conviene? Applichiamo dunque queste semplici domande ai principali portatori di interesse, i cosiddetti stakeholders, e azzardiamo alcune domande conseguenti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci