LE DECISIONI
PADOVA Da stamane scatta il giro di vite anti-contagio su bus e

Martedì 29 Settembre 2020
LE DECISIONI
PADOVA Da stamane scatta il giro di vite anti-contagio su bus e tram. Due pattuglie in borghese della polizia locale saliranno a bordo, in orari diversi e alternandosi sulle varie linee, pronte a multare, e senza tolleranza, chi sale privo di mascherina: 400 euro la sanzione, che si ridurrà a 280 se pagata entro 5 giorni. E qualora il passeggero non provveda a indossarla, verrà fatto immediatamente scendere. Il Comune, quindi, riprende ma intensificandoli, i controlli per prevenire i contagi scegliendo, non a caso, il momento in cui sono tornati migliaia di studenti fuori sede. Ieri pomeriggio Diego Bonavina, assessore alla Sicurezza, ha convocato una riunione a cui ha partecipato il comandante Lorenzo Fontolan per predisporre il piano.
LE CONTRAVVENZIONI
«I controlli sui mezzi pubblici saranno molto serrati - ha detto l'esponente della giunta-Giordani - e ai trasgressori sarà elevata la contravvenzione senza clemenza. Nel frattempo stiamo valutando altre misure anti Covid di carattere generale, per far sì che ci sia un'applicazione alla lettera delle disposizioni in vigore, come l'obbligo della mascherina dalle 18». «Inoltre - ha aggiunto Bonavina - domani incontrerò tutti gli esercenti di Piazza dei Signori per trovare una soluzione condivisa per far fronte alla situazione, perché il Covid impone ancora attenzione massima».
«I nostri agenti - ha aggiunto Fontolan - sono pronti ad avviare il monitoraggio sui mezzi di trasporto pubblico. Effettueranno i controlli in borghese, avvisando gli autisti di Aps. E chi non avrà la mascherina dovrà pagare la multa. Sia ben chiaro che il nostro obiettivo non è di fare cassa, ma di tutelare la salute della gente. I controlli costanti e capillari proseguiranno per un mese e mezzo, in ogni fascia oraria, ma in particolare in quelle di punta. Il trend di diffusione del virus impone rigore nell'interesse della collettività». Bonavina, poi, ha fatto un altro annuncio. «Inoltre - ha detto - d'accordo con il questore Isabella Fusiello abbiamo predisposto anche un piano di massima sorveglianza per Piazza Duomo, dove di recente si sono verificati episodi di microcriminalità».
GLI APPUNTAMENTI
Intanto Antonio Bressa, che ha la delega al Commercio, ha predisposto il programma per il Natale che inevitabilmente risente delle misure anti Covid. Ad esempio, per i mercatini non si dovrà pagare la Cosap e quindi nelle casse comunali non entreranno proventi per 25 mila euro.
«La programmazione - ha anticipato Bressa - resterà analoga quella del 2019: ci saranno Babbo Natale, il trenino, attrazioni stabili e iniziative di richiamo che i turisti. Le novità del 2020 saranno i video mapping, con le facciate dei palazzi illuminate e sulle quali saranno proiettati dei filmati, e la pista di pattinaggio in Prato». La pista di pattinaggio, dunque, torna in Prato della Valle, perché non ci sarà l'incompatibilità con i grandi eventi, cioè Capodanno e falò per la Befana, annullati per evitare gli assembramenti. Al loro posto diversi eventi diffusi, dislocati in vari siti, riproponendo il modello, lanciato a Ferragosto. «Avremo attrazioni interessanti - ha spiegato l'assessore Bressa - che vogliamo facciano da volano per il rilancio del commercio e da calamita per i turisti».
I RICORSI
Continua il braccio di ferro tra 10 bar del centro e Palazzo Moroni. Infatti, Pe Pen e Santa Lucia (Piazza Cavour), Isola Memmia (Prato della Valle), Gineria Gourmet (via Boccalerie), Gancino (Piazza Duomo), Caramel (Erbe), Caffè della Piazzetta (Ghetto), Hai Holy Burger, Galleria N5 ed Uva ex Diemme (Piazza dei Signori) si sono rivolti al Tar impugnando l'accordo di collaborazione sottoscritto dal Comune e dalla Sovrintendenza il 13 maggio per regolamentare le concessioni di aree pubbliche per le attività di somministrazione: il loro timore è che dall'anno prossimo possano perdere parte degli spazi per i plateatici.
«Gli esercenti - ha spiegato Filippo Segato, segretario di Appe - hanno ritenuto di proseguire nell'iter giudiziario di resistenza alle disposizioni che sono ritenute dannose nei loro confronti. Le concessioni di quest'anno sono legate alle misure anti Covid, le deroghe termineranno il 31 dicembre e quindi ora gli imprenditori della ristorazione chiedono ai giudici amministrativi di tutelarli perché, a partire dall'1 gennaio 2021 l'accordo, con la fine dell'emergenza e tornando quindi alla situazione pre pandemia, risulterà penalizzante, sia per quanto riguarda le superfici per sedie e tavolini, che gli allestimenti». La giunta, intanto, ha approvato la delibera che autorizza Sergio Giordani a costituirsi in giudizio davanti al Tar. Ma Bressa replica: «Non c'è nulla di scontato e, stante il perdurare dell'emergenza, è nostra intenzione confermare le agevolazioni introdotte quest'anno».
Nicoletta Cozza
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