Coronavirus Veneto, Zaia in diretta: «Niente passeggiate lunghe: rispettate la vicinanza oppure rimetto i limiti»

Martedì 14 Aprile 2020 di Redazione Web
Coronavirus Veneto, la diretta di Luca Zaia
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Coronavirus Veneto. Cosa sta succedendo nella nostra Regione e le nuove disposizioni del governatore Luca Zaia. Ecco cosa ha detto il presidente veneto oggi, 14 aprile 2020, in diretta Facebook. «Tamponi: 208.878 eseguiti fino ad oggi, la macchina acquistata dovrebbe andare a regime.

Rispetto ai tamponi, da oggi non c'è più magazzino, sono stati tutti processati , da adesso risultati in 24 ore», lo ha spiegato il governatore. Tra le tematiche affrontate c'è stata la spiegazione del concetto di vicinanza e prossimità per le passeggiate e l'attività motoria, dopodiché Zaia ha avvertito: «Aspetto ancora 24 ore, se le misure non saranno osservate rimetterò dei limiti». Una nota positiva è emersa durante la conferenza: in Veneto il tasso di mortalità dei pazienti trattati è la metà rispetto a quello nazionale, un dato confortante ma il presidente mette comunque in guardia i cittadini: «Non dobbiamo abbassare la guardia».

Il bollettino di oggi
L'ultimo bollettino della Regione Veneto aggiorna con altri 144 nuovi casi stamane il numero dei positivi al Coronavirus, che raggiunge quota 14.432 dall'inizio dell'epidemia. Solo il cluster di Vo' continua a segnare zero. I decessi rispetto a ieri sono 7, per un dato cumulato (ospedali e case di riposo) di 906 vittime... (LEGGI TUTTO)

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Veneto, la nuova ordinanza: cosa cambia
Nel giorno di Pasquetta Luca Zaia ha presentato la nuova ordinanza del Veneto. Cambia la strategia: salta il limite dei 200 metri da casa per attività fisica e passeggiate, ma è obbligatorio l'uso della mascherina e dei guanti e la distanza sociale consentita, ad esempio per le file ai supermercati, è stata portata da un metro a due. 
«Abbiamo tolto il limite dei 200 metri ma evitiamo di riempire i passeggi, "prossimità" vuol dire fare una passeggiata in sicurezza, da solo, a meno che non abbia un disabile o un minore». Inoltre, viene specificato nel testo approvato che chi ha più di 37.5 di temperatura è obbligato a rimanere a casaLa nuova ordinanza entra in vigore alle 24 di lunedì 13 e sarà valida fino al 3 maggio Per il governatore siamo entrati in un periodo di lockdown soft: «Stiamo iniziando la Fase 2, dove i dispositivi di protezione hanno un ruolo fondamentale. La Fase 3 sarà quella della convivenza con il virus finché non si arriva all'immunità di gregge».

Coronavirus, LA NUOVA ORDINANZA DI PASQUETTA (SCARICA QUI IL PDF)
 

Covid Veneto, diretta Zaia: cosa ha detto

Luca Zaia parla in diretta Facebook ai veneti. Ecco i principali argomenti trattati oggi, 14 aprile 2020.

Le donazioni
«Aurora Pin ci ha inviato 100 euro, è una bambina di soli 5 anni». Le donazioni da privati per sostenere la sanità in Veneto nell'emergenza Coronavirus hanno superato i 47 milioni di euro. Lo ha reso noto il governatore Luca Zaia. Sono arrivate da 30.547 soggetti diversi. «La spesa che finora ha impegnato la Regione per il Coronavirus è di 100 milioni di euro» ha aggiunto Zaia. La somma annovera anche beni, come mascherine, respiratori ed altri dispositivi sanitari. Al totale delle donazioni si aggiungono 20mila euro dell'asta, non ancora conclusa, di un gigantesco uovo pasquale gigante messo in palio dallo Zaia, che l'aveva ricevuto in regalo.

Mortalità in Veneto la metà rispetto all'Italia
«I dati che abbiamo oggi ci dicono che la nostra è la metà rispetto al dato nazionale, abbiamo il 15,7 % sui casi trattati». Lo ha annunciato Zaia in conferenza.

NUOVA ORDINANZA - PUNTUALIZZAZIONI
«Nessun allentamento, l'ordinanza che ho firmato ieri riprende quanto prescritto dal Dpcm, anzi è più restrittiva: in Veneto si devono usare le mascherine ed i guanti sempre quando un cittadino esce di casa». Lo ha sottolineato il presidente del Veneto, Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa. «Vorrei ribadire che non si può abbassare la guardia, e quindi nessuna gita in spiaggia o in montagna, si resta nel comune di residenza e si esce di casa per le passeggiate solo nei pressi dell'abitazione». «E i picnic si fanno solo nel giardino di casa e con la famiglia e senza amici o altri parenti». E sul fronte delle misure decise dall'ordinanza di ieri, il presidente del Veneto ha spiegato che «a differenza del Dpcm in Veneto librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini sono aperti solo per due giorni la settimana». 

No passeggiate lunghe o rimetto i limiti

Il concetto di vicinanza e l'avvertimento: non fatemi rimettere i limiti
«La distanza da casa: ha scatenato un grande dibattito. I 200 metri sono stati tolti, nella nuova ordinanza abbiamo indicato il concetto di vicinanza e prossimità: questa ordinanza ha ripreso pari pari l'ordinanza del Dpcm del presidente del Consiglio dei Ministri. Ma non posso ricevere foto di parcheggi dei rifugi pieni, altrimenti mi costringete a mettere una distanza in metri, mentre avevo fatot un grande atto di fiducia: in spiaggia non si va, in montagna non si va, e si esce di casa limitatamente a un raggio in cui si possa ancora vedere l'abitazione. Aspetto ancora 24 ore ma poi agisco per porre dei limiti».

Domande risposte
«Non si fa legna nei boschi; scarpe per bambini solo nei negozi specializzati; la fisioterapia è una attività concessa, quindi i fisioterapisti possono lavorare».

Aziende
«Il lockdown non esiste più perché sono state autorizzate alcune imprese e altre lo hanno fatto da sole con la regola del silenzio assenzo, ora occorre tutelare i lavoratori, altrimenti dobbiamo richiudere tutto. Ma in questo mese ci giochiamo il futuro: ricordatevi, il virus ammazza le persone, ma in modo tragico, da soli, e con una sofferenza che non è normale».

Ordinanza per le aziende
«Non escludo un'ordinanza che permetta di svuotare i magazzini delle aziende e mettere sul mercato le giacenze». È quanto sta pensando il presidente del Veneto Luca Zaia dopo le tante sollecitazioni da parte degli imprenditori: «Noi vorremmo parlare del tema dello svuotamento dei magazzini e non escludo di fare una ordinanza per precisare che si possono svuotare i magazzini delle aziende con prodotti già pronti», ha spiegato.  Ma il problema fondamentale per le imprese è quello di aprire subito per non dover essere costrette a chiudere per sempre: «Di aziende che mi chiamano ce ne sono a centinaia». Tutti portano la stessa istanza: la necessità di aprire per non morire. Il settore della moda soprattutto. «Ho parlato con Renzo Rosso, Marzotto e altri che dicono che se non riaprono perdono la collezione invernale mentre i loro competitor arriveranno puntuali come sempre. I conciari poi ci dicono che hanno le pelli, e da noi concia significa lusso, in lavorazione e lasciarle lì significa buttarle via», ha concluso.

Riaperture
«Dobbiamo riaprire con gradualità ma non possiamo aspettare che non ci siano più contagiati. Il modello dà gli ultimi casi di contagio a luglio». L'ESPERTO Crisanti: «Le aperture sono un importante banco di prova»

Modelli matematici
«Il modello ci dice che una direzione si è presa, la curva è discendente ma l'emergenza non è finita e c'è sempre il rischio di tornare indietro».

Elezioni
«Se si vota in autunno si rischia di non andare più a votare: abbiamo praticamente la certezza che ci sarà un ritorno del virus nei mesi autunnali».

Turismo
«Modificheremo le nostre abiturini, immagino che gli ombrelloni non saranno più così vicini, cambieranno molte cose, il governo sta pensando e organizzando come regolare anche questa ripartenza». SPIAGGE E MARE - COSA CAMBIERA' VIDEO

Ospedale del Qatar
«Sono 5mila metri quadrati di ospedale, lo monteremo a Schiavonia ma non si tratta di un montaggio definitivo, probabilmente resterà fino all'autunno, poi andrà via e troveremo un'area vicina a un ospedale e a una viabilità adatte, qui verrà costruita una piattaforma dove costruirlo all'occorrenza».

Test sierologici
«Stiamo andando avanti con i test con prelievo del sangue per trovare gli anticorpi e poter dare la famosa patente di immunità». 

La situazione nelle case di riposo
Sono 345 gli anziani deceduti con diagnosi di Covid-19 nelle oltre 300 Rsa del Veneto. I tasso di letalità è pari al 15,7%. Gli ospiti delle case di riposo risultati positivi al tampone sono finora 1.857, il 6% degli oltre 33.300 soggetti controllati. Sono i dati sui controlli effettuati nelle Rsa forniti dalla Regione Veneto. Sono stati oltre 24.500 i test effettuati, fra tamponi (9.131) e test rapidi (15.473). Gli anziani delle Rsa tuttora ricoverati con Covid-19 sono 206. La Regione ha fornito anche le tabelle sui controlli effettuati sul personale delle strutture: su oltre 30.500 operatori (dipendenti e non), 920 sono risultati positivi, pari al 3%, e tra essi non risultano decessi. 




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Il video mostrato dal presidente Zaia per far capire quanto sia importante utilizzare tutti i dispositivi di protezione in ogni luogo.
 

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Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 23:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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