Coronavirus, Fedriga: «Dati tutti in calo, riapertura o sarà dramma economico». Ma no alle visite tra familiari. A scuola solo a settembre

Martedì 14 Aprile 2020 di Redazione
Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli VG, con l'assessore Riccardo Riccardi
TRIESTE - Coronavirus, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in pressing sul governo per l'organizzazione della fase due. «Dobbiamo iniziare ad agire - ha detto - perchè altrimenti il 3 maggio alcune aziende non riapriranno non per il virus, ma per l'impossibilità di farlo. Non possiamo rischiare che la crisi sanitaria si trasformi in un dramma economico. I nostri dati sul contagio, sulla mortalità e sull'occupazione delle Terapie intensive, sono tutti in calo». La proposta da portare sul tavolo del governo Conte prevede la stesura di una tabella di marcia per organizzare parziali aperture che fungeranno da test verso il ritorno alla vita sociale e lavorativa. No invece all'allentamento sulle visite tra familiari e alla riapertura delle scuole prima di settembre.

«Secondo i dati diffusi ieri dall'Ispi - Istituto per gli studi di politica internazionale, il Fvg è la regione che meglio ha contenuto il virus in Italia.
Questa immagine rappresenta i sacrifici fatti» ha comunicato il governatore Fedriga, riferendosi alla tabella diffusa dall'Ispi  per quanto riguarda i ricoverati in terapia intensiva rispetto al giorno di picco del contagio. «Sono orgoglioso della regione Fvg» ha concluso Fedriga.
Ultimo aggiornamento: 13:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci