Coronavirus Veneto, Zaia parla in diretta ai veneti: la nuova ordinanza di Pasquetta: lockdown soft. «Via il limite dei 200 metri da casa. Ma l'emergenza non è finita»

Lunedì 13 Aprile 2020
Coronavirus Veneto, Zaia parla in diretta ai veneti: cosa ha detto oggi, lunedì di Pasquetta
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Coronavirus Veneto. Il presidente della Regione Luca Zaia parla in diretta video dalla sua pagina Facebook ai veneti il 13 Aprile 2020. Presentata, giorno di Pasquetta, la nuova ordinanza della Regione slittata a Pasqua (più in basso il PDF da scaricare con il testo integrale).

Cambia la strategia in Veneto: salta il limite dei 200 metri da casa per attività fisica e passeggiate, ma è obbligatorio l'uso della mascherina e dei guanti e la distanza sociale consentita, ad esempio per le file ai supermercati, è stata portata da un metro a due. 
«Abbiamo tolto il limite dei 200 metri ma evitiamo di riempire i passeggi, "prossimità" vuol dire fare una passeggiata in sicurezza, da solo, a meno che non abbia un disabile o un minore». Inoltre, viene specificato nel testo approvato che chi ha più di 37.5 di temperatura è obbligato a rimanere a casa.

La nuova ordinanza entra in vigore alle 24 di lunedì 13 e sarà valida fino al 3 maggio Per il governatore siamo entrati in un periodo di lockdown soft: «Stiamo iniziando la Fase 2, dove i dispositivi di protezione hanno un ruolo fondamentale. La Fase 3 sarà quella della convivenza con il virus finché non si arriva all'immunità di gregge».

Il bollettino di oggi
Secondo i dati forniti dalla Regione, sono state registrate ancora 10 vittime del virus nella notte. Il totale di positivi, con l'ultimo bollettino della Regione, sale dall'inizio dell'epidemia a 14.251, anche se i soggetti tuttora affetti da Covid sono 10.766. Si registrano altri 10 decessi, per un dato cumulativo (ospedali e case di riposo) di 882 vittime. Sale di giorno in giorno il numero dei negativizzati, che oggi ammontano a 2.603. Le persone tuttora in isolamento sono 17.902... (LEGGI TUTTO)

Coronavirus Veneto, come sta andando? Il bilancio dell'ultima settimana. Contagio, il ritmo rallenta

Covid, nuova ordinanza Veneto: lockdown soft

Le parole del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel giorno di Pasquetta, in merito al contagio da Coronavirus e alle misure per i cittadini.


Ecco la nuova ordinanza del Veneto
«Questa mattina abbiamo tentato di creare un progetto equilibrato e rispettoso del primo obiettivo: la salute dei cittadini - ha specificato il governatore Zaia -. Sottolineo di nuovo che aprire o chiudere le aziende non compete alla Regione. L'emergenza non è finita, l'ordinanza mi impone di dire che non deve essere vissuta come la fine dell'emergenza: la prima cura al Coronavirus siamo noi, ricordiamocelo, i nostri comportamenti irresponsabili aumentano la diffusione del virus e qualcuno potrebbe morire per colpa nostra».

Dobbiamo ragionare pensando a un lockdown soft, che però deve mettere in sicurezza i cittadini.

I punti salienti della NUOVA ORDINANZA
  • Chiusura degli esercizi commerciali, la domenica e i giorni festivi
  • Confermata l'attività dei mercati a cielo aperto, non solo per l'alimentare, ma anche per le altre attività, come abbigliamento per i bambini. Confermate le misure di sicurezza (perimetrazione, varchi, accesso con amscherina e guanti, eccetera)
  • Spostamenti da casa: obbligatori mascherine e guanti, o gel o altra soluzione igienizzante
  • Le uscite di casa solo individuali, salvo accompagnamento per necessità di disabili o minori di 14 anni. Ma deve essere rispettato il distanziamento
  • Vietata l'uscita di chi ha più di 37.5
  • Nel 25 aprile e 1 maggio, i picnic e le grigliate all'aperto sono autorizzati esclusivamente nella proprietà privata e destinati solo ai residenti nella proprietà
  • Ammesso lo spostamento per l'assistenza al parto da parte di un genitore: andare ad assistere al parto del proprio partner è possibile adesso
  • Attività motoria: è individuale e deve svolgersi in prossimità della propria abitazione. Tolti i 200 metri restrittivi, ma rispettando i 2 metri da ogni altra persona
     

Via il limite dei 200 metri da casa

«E' un atto di fiducia verso i veneti» - il limite dei 200 metri per l'attività motoria (che comunque andrà fatta con le mascherine), che può essere svolta solo «in prossimità dell'abitazione» e sempre singolarmente.
Sono alcune delle misure anti-contagio previste nella nuova ordinanza della Regione Veneto, illustrata oggi dal governatore Zaia. Chi presenta una temperatura sopra i 37,5 gradi non potrà uscire di casa.

 
  • I distributori automatici solo in uffici e attività ammesse
  • Gli esercizi commerciali di ferramenta, elettronici, chiusi domenica e festivi
  • Nei punti vendita, nelle aree interne ed esterne, devono essere rispettate da tutti le misure di distanziamento di almeno due metri e la presenza di mascherine e guanti (riguarda i supermercati)
  • Bar e ristoranti: somministrazione di alimenti e bevande consentita ma solo con consegna a domicilio
  • Tutte le attività produttive ammesse, incluse quelle bancarie e assicurative, devono essere espletate nel rispetto per i dipendenti del protocollo di sicurezza siglato con le parti sociali. Per questo saranno continuati e incentivati i controlli
  • Nell'attività bancaria, compresa Poste Italiane, e assicurazioni, previsto accesso di clienti e fornitori programmato previa appuntamento, resta d'obbligo di mascherine, guanti e gel igienizzante
  • Raccomandato nelle attività aperte il controllo della temperatura corporea dei presenti con obbligo di allontanamento di chi ha più di 37.5
  • Vendita al dettaglio vestiti per bambini e neonati, librerie e cartolerie, ammessa solo nei negozi dedicati e consentita due giorni alla settimana. Vale a dire che restano chiusi i negozi di questo tipo nei centri commerciali
  • Ammesso spostamento per conferimento rifiuti negli ecocentri o Cerd
  • Ammessa l'attività di manutenzione aree verde e naturali, pubbliche o private, comprese quelle in concessione, come le spiagge

Coronavirus, LA NUOVA ORDINANZA DI PASQUETTA (SCARICA QUI IL PDF)


IL VIDEO

Zaia ha poi mostrato un video trasmesso dalla Rai, riguardante il Coronavirus e la sua presenza nell'aria dopo colpi di tosse o starnuti. Anche una normale conversazione genera una grande quantità di micro particelle, quindi il virus si trasmette con moltissima facilità. Basta un colpo di tosse per emettere 100mila particelle e molte restano nell'aria per almeno 20 minuti.



Scuole e centri estivi? Ecco cosa succederà
«Per me riaprire le scuole è sbagliato, così come dobbiamo evitare ogni forma di aggregazione, alla luce di questo video tutto è più chiaro: la mascherina devono portarla tutti». Il commento di Luca Zaia dopo la proiezione del filmato. «Centri estivi per bambini? Bisogna capire a seconda dei dati, i centri estivi potrebbero saltare. Speriamo si possa ripartire, ma tutto non prescinde dalle indicazioni di natura scientifica».

Contagio rallenta, ma non abbassiamo la guardia
«Non abbassiamo la guardia, non prendete con troppo entusiasmo i dati positivi, ma bisogna essere molto cauti. Resta confermato lavoro, necessità e urgenza per gli spostamenti, non si esce di casa per "andare a fare un giro"».

La stagione estiva in Veneto è data per persa?
«Il turismo è la prima industria in Veneto con 18 miliardi di fatturato, per noi è ossigeno e spero che quanto prima ci siano le condizioni sanitarie per ripartire e si possa pensare che questa stagione non sia persa e continuo a dire che vanno fatte campagne di promozione andando dagli influencer, gli opinion leader di ogni paese, affinché i cittadini vengano informati e siano incuriositi. Guardate Formentera? E' un fenomeno nato così».

 

Mascherine, dovremo abituarci a portarle
«La mascherina serve, e la dovremo portare tutti. Dovremo abituarci». Lo ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia, contestando quanto dicevano «alcuni scienziati, secondo i quali - ha detto - la devono portare solo i sintomatici». E su questo ha citato i dati, parziali, dello screening eseguito in Veneto sugli operatori della sanità: «quando vediamo che solo l'1,3% dei medici in ospedale è stato contagiato, e che siamo intorno al 3,6% nelle malattie infettive, dove medici e infermieri sono al fronte sul Coronavirus - ha concluso -, vuol dire che questo sistema di protezione ha funzionato, non è inutile».

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Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 23:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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