Zaia: «Il 4 maggio 4,8 milioni di spostamenti. Cerco soluzioni per attività ancora chiuse. Treni e bus a rischio implosione» Video

Martedì 5 Maggio 2020 di Raffaella Ianuale
La diretta del governatore Luca Zaia
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Coronavirus Veneto. La diretta del 5 maggio del governatore del Veneto Luca Zaia. Il presidente della Regione ha parlato dell'avvio della Fase 2 del 4 maggio con 4,8 milioni di spostamenti e del rischio che i trasporti pubblici possano implodere.

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Il bollettino
In Veneto oggi sono saliti a 18.402 i casi positivi, solo 29 in più rispetto al pomeriggio di ieri.

Sono stati fatti 392mila tamponi, soprattutto nei posti più a rischio come Rsa e ospedali. Le persone in isolamento domiciliare sono 6.353, 426 in meno rispetto a ieri; i ricoverati in ospedale sono 1.024 (-32), quelli in terapia intensiva 98 (-1); i dimessi sono 2.743, +40 rispetto a ieri, i morti in ospedale sono 1.207 (+13), in totale i decessi in Veneto sono 1.545.

La ripresa
Il governatore del Veneto Luca Zaia durante il punto stampa quotidiano nella sede della Protezione civile ha parlato delle persone che nel giorno di avvio della Fase 2, si sono spostate: «In Veneto l'analisi in tempo reale ha segnalato nella giornata di ieri 4,8 milioni di spostamenti. È un dato in linea con quelli del 9 marzo. Rispetto al picco più basso del lockdown - ha aggiunto Zaia - l'aumento del traffico è del 61%. Per noi è quasi normalità».
 


Trasporto pubblico
«Nel trasporto pubblico locale sono state messe regole per cui temo che il sistema imploderà - afferma il presidente del Veneto Luca Zaia - Pensate al ritorno a regime è impossibile  ordinare il triplo dei bus e il doppio dei treni. Non arriveranno mai per tempo. C'è anche il tema fondamentale del rispetto delle regole di distanziamento, siamo molto preoccupati».

Le riaperture delle attività
«Stiamo lavorando con il governo sulle attività che non hanno ancora ripreso a lavorare - aggiunge Zaia -  confidiamo sull'ipotesi di poter avere un anticipo sulle riaperture rispetto alla data del 18 maggio. Potrebbe essere l'occasione - ha proseguito - di dare competenze in maniera differenziata alle Regioni sui propri territori. Se siamo responsabili della salute dei cittadini, è altrettanto vero che il presidente di una Regione possa decidere se aprire. Tutti abbiamo coscienza della messa in sicurezza, ma quando un operatore ha la protezione e il cliente ha la protezione siamo convinti che sia più che sufficiente a garantire la salute di entrambi».

Ospedali cambia tutto
«E' fondamentale il rispetto delle regole, se non usate la mascherina finite in ospedale - raccomanda Zaia - gli ospedali saranno diversi a tutela di tutti: possono accedere solo i pazienti, le visite sono contingentate e niente negozi come negli ospedali realizzati in passato». 
«Chi firma gli appelli sui tamponi di massa dovrebbe spiegare anche operativamente come si fanno e in che tempistica - afferma il governatore commentando l'appello di Lettera 150 - non lo dico per polemica - ha aggiunto - ma per dare la giusta informazione. Noi facciamo 10-15 mila tamponi al giorno, ma ci vogliono trasporti, operatori, macchine per processarli, neanche la macchina del professor Crisanti riesce a fare tutti i 9.000 tamponi al giorno. Abbiamo messo in rete tutte le microbiologhe, ci facciamo i reagenti in Veneto e dobbiamo spingere ancora per arrivare al piano da 20 mila».

Elezioni
«Sono convinto che il 12 luglio sia la data più utile per un election day. Ci sono sei Regioni da eleggere. A differenza dei Comuni, hanno l'incombenza dei bilanci, della salute. Dal governo ci sono segnali incoraggianti in questi termini, credo che sia assolutamente una data affrontabile. Credo che il governo punterà a una finestra, nulla vieta che il Governo o il relatore presenti un subemendamento alla legge».

Financial Time
«Astro nascente? È un'ossessione, stiamo parlando di sondaggi fatti in un momento particolare. Non me ne frega niente». Lo ha ribadito il presidente del Veneto Luca Zaia, rispondendo ai giornalisti sulle ipotesi di un impegno politico nazionale, fatta oggi anche sul Financial Times. «L'obiettività - ha aggiunto Zaia - porta a dire che nella classifica sono in testa tutti quelli che si sono occupati di Coronavirus, da Conte in giù. Poi la politica ha un corso diverso dal Coronavirus, non sono minimamente interessato, lasciatemi fuori da queste manfrine». Zaia ha infine sottolineato che «Sallustio diceva che il sentimento che viene dopo la gloria è l'invidia, dobbiamo governare una regione complessa e non abbiamo tempo da perdere con le distrazioni. E stavolta è vero - ha scherzato - non è Eracleonte da Gela».

Piscine
«Le piscine pubbliche o dei centri sportivi sono aperte solamente ad atleti che fanno agonismo - spiega il governatore - per quanto riguarda le piscine condominiali o degli alberghi possono essere utilizzate nel rispetto delle regole»










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Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 02:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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