VENEZIA - «Il Blue Moon è un'oscenità che andrebbe buttata giù. L'hotel Des Bains, invece, era uno dei pochi edifici del Lido che andava restaurato ma mantenuto così com'era, senza stravolgimenti. Invece l'hanno distrutto. Ridurlo così, a un cantiere abbandonato, è stato un crimine. L'unica cosa che mi conforta del Lido è che non si sia realizzato il nuovo Palazzo del cinema; il festival non ha bisogno di strutture moderne tipo Cannes». Vittorio Sgarbi, critico d'arte e personaggio televisivo, nemmeno in vacanza a Ferragosto abbandona il suo stile. Venerdì era al Lido di Venezia.
La 73. Mostra del cinema è già alle porte. «Ma non ci verrò - riprende il professore - perché trovo l'atmosfera del festival di Venezia malinconica. C'è a chi piace, a me no. Non discuto sulla qualità e sull'importanza della Mostra di Venezia, ma non mi piace l'atmosfera. A Locarno, tanto per dire, pur essendo un avvenimento nettamente inferiore a Venezia, come importanza, si respira un clima diverso, più coinvolgente. Fatto anche da tanta gente che vive, discute e parla di cinema». Cosa non va al Lido? «L'evento mediatico è tutto costruito sulle apparizioni dei divi. La gente è in attesa di queste "apparizioni" come fossimo a Secondigliano, per l'Apparizione di Padre Pio. Ma poi, oltre al "red carpet" non c'è nient'altro».
Ultimo aggiornamento: 17:56
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