​Vittorio Sgarbi, chiesto il processo: è accusato dai pm di Roma di reati fiscali per l'acquisto di un quadro all'asta. La replica: «Una cosa insensata»

Secondo i pm il critico d'arte avrebbe debiti con l'Agenzia delle Entrate per un totale di circa 715mila euro

Martedì 12 Marzo 2024
Vittorio Sgarbi, chiesto il processo: è accusato dai pm di Roma di reati fiscali per l'acquisto di un quadro all'asta

La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Debiti che il critico d'arte ha con l'Agenzia delle Entrate per un totale di circa 715mila euro. I pm contestano a Sgarbi di aver acquisito un dipinto nel 2020 all'asta facendo figurare la compagna come acquirente e con denaro di una terza persona con l'intento di mettere l'opera al riparo da eventuali aggressioni da parte del Fisco.

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«Inspiegabile. Verrà dagli avvocati motivato attraverso la contraddizione profonda di un magistrato che pensa che io che contemporaneamente compravo opere d'arte per me dovessi usare la mia fidanzata per un quadro che invece era suo, è stato regalato a lei. Mi pare legittimo regalare le cose - il commento di Sgarbi - . Ormai siamo nello stato talmente privo di principi che si ritiene che se uno compra un quadro deve essere per forza una persona che lo vuole. E invece può essere un dono, ed è stato un dono. È una cosa che non ha nessun significato, totalmente insensata».

Ultimo aggiornamento: 15:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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