MESTRE - Reduce da due grossi successi nel giro di poche settimane (“La storia” all’Area City di Mestre e “Solo per una notte” al Muretto di Jesolo), Nicola Parente si è lanciato in una nuova avventura: riaprire il Terminal, lo storico locale degli anni Novanta, e reinventarlo. A partire dalla location: non più in viale Ancona, ma a due passi dall’aeroporto Marco Polo, dove una volta c’era il Pes.co. Ma con una particolarità anagrafica: i bambini non saranno accettati, sarà un locale esclusivamente per adulti. E non sarà neanche una discoteca perché con il popolo della notte Nicola Parente dice di avere chiuso: «Organizzare qualche serata ci sta, e infatti sarò al Muretto per la chiusura della stagione estiva il prossimo 16 settembre, ma io sostanzialmente adesso sono un uomo del giorno».
E al “giorno mestrino” Parente ha pensato rilevando la gestione dell’ex Pes.co, il locale di Tessera, a due passi dall’aeroporto Marco Polo, dove una volta si ballava, si cenava e si prendeva il sole in piscina, ma che da un paio d’anni è chiuso.
LA FORMULA
Il locale, attualmente in fase di allestimento, sarà aperto da domenica 9 luglio con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per chi trascorrerà quest’estate in città. Parente spiega che il progetto si articola in due fasi. «Ci sarà una fase diurna, dalle 10 del mattino, per chi vuole passare la giornata all’aperto, in piscina. Avremo 70 “lettoni” di nuova generazione con il servizio teli spiaggia e il kit dei solari per ciascun ospite, naturalmente il bar e il servizio di ristorazione con light lunch». Dalle 18.30 inizierà la fase serale, per gli aperitivi e la cena informale, con quasi 400 posti a sedere. Senza musica assordante, solo musica lounge così da potersi rilassare, leggere, chiacchierare. Inizialmente il nuovo Terminal sarà aperto il venerdì, sabato e domenica, solo su appuntamento e, come detto, solo per adulti. Il prossimo inverno il progetto è di trasformare il locale in uno spazio eventi, sia pubblici che privati.
E la discoteca che fu? Parente si è stancato del popolo della notte? «Se si tratta di organizzare due, tre eventi all’anno, la cosa mi può piacere, ma io al mondo della notte ho già dato. Oggi mi definirei un uomo del giorno».