Fusina, il terminal snobbato: il parcheggio, la vecchia stazione, i collegamenti

Domenica 7 Aprile 2024 di Elisio Trevisan
Fusina, il terminal snobbato: il parcheggio, la vecchia stazione, i collegamenti

MESTRE - È l’unico terminal esistente e funzionante di quelli che il Comune vuole realizzare per cambiare l’accesso a Venezia, riducendo drasticamente i passaggi sul ponte della Libertà e le soste nei garage di piazzale Roma e del Tronchetto, e fermando quindi i grandi flussi dei turisti in terraferma.

Quello di Fusina, però, è anche l’unico terminal che assomiglia ad una cattedrale nel deserto dato che per arrivarci si deve per forza usare l’automobile, la moto o la bici perché il servizio di trasporto pubblico è quasi inesistente. Da decenni ormai le amministrazioni che si sono succedute alla guida della città progettano questi terminal (San Giuliano, Pili e Montiron) ma solo ora, con la Giunta Brugnaro, si comincia a realizzarli e, nonostante questo, Fusina è ancora isolata e difficilmente raggiungibile. Eppure le potenzialità che ha per portare passeggeri a Venezia evitando di sbarcarli nei soliti posti, a piazzale Roma o a San Marco, sono enormi, e da decenni i servizi di navigazione sono operativi verso gli Alberoni e soprattutto verso il centro storico da dove, poi, si trovano tutte le coincidenze per raggiungere ogni angolo della città e persino l’aeroporto. Che sia un terminal importante lo dimostra pure il fatto che inizialmente era gestito anche dall’Actv, in società con i privati, e il grande parcheggio esistente era gestito dal Comune. Nel 1997 l’Actv diede in subconcessione ai privati la linea 16 Fusina-Zattere che però funzionava solo nei mesi estivi e poi è stata sospesa, lasciando in opera solo un servizio di shuttle per i 1000 ospiti del campeggio progettato nel 1957 dall’architetto Carlo Scarpa e aperto nel 1959. 


IL PARCHEGGIO
Il parcheggio da 500 posti auto più 30 pullman, invece, negli anni Ottanta era gestito dal Comune e in seguito dall’Aci. Attualmente campeggio, parcheggio e linee di trasporto acqueo sono della Holding Terminal Fusina che controlla anche Attf, Azienda trasporti turistici Fusina, create dall’avvocato Giorgio Falcon che, con alcuni soci, aveva acquistato le terre a fianco del naviglio Brenta, il più antico e importante punto di accesso a Venezia. Oggi è guidata dall’architetto Paolo Falcon, da Claudio Valente, direttore tecnico del terminal e presidente di Attf, e da Antonio Stifanelli (ex direttore generale di Actv e presidente di Pmv la società del tram) consigliere delegato del terminal; oltre che dall’avvocato Marco Falcon e dal padre Giandomenico Falcon. Terminal Fusina, poi, è in Ati al 5% (Associazione temporanea d’impresa) con Alilaguna per gestire in concessione alcune linee che Actv ha dovuto mollare per mantenere il servizio di trasporto pubblico in house: gestiscono quelle per l’aeroporto, da Chioggia a San Zaccaria e, appunto, da Fusina alle Zattere, in seguito a regolare gara d’appalto, ed ora sono in attesa che il Comune dia il via definitivo. «Nonostante questo terminal sia vivo e operativo da molti anni abbiamo spesso la sensazione che il Comune non lo tenga in considerazione» affermano i responsabili della Holding e delle società collegate. L’Actv ha diminuito le corse di terraferma rispetto ad anni fa: attualmente c’è la linea 16 solo nei giorni feriali che dal terminal di Fusina porta alla rampa Rizzardi di Marghera, dopodiché si deve aspettare una coincidenza per arrivare a Venezia o a Mestre; le corse che percorrono la Riviera del Brenta, invece, non transitano per Fusina, al massimo si può cambiare bus a Malcontenta ma gli orari sono radi e di domenica non c’è alcun servizio. Ora che a fianco del terminal ormeggiano le navi da crociera non è ancora stato pensato un collegamento che dalle banchine delle Autostrade del mare arrivi fino a Fusina per poi raggiungere Venezia via acqua. E poi c’è lo scandalo della punta dove c’era una bellissima stazione del treno, con galleria che portava all’imbarcadero e un bar in un edificio del ‘600: oggi l’intera struttura è diroccata e dagli anni Novanta il bar è in un container. La proprietà è del Comune e del Demanio che non hanno ancora pensato di restaurare e ridare vita a quello che è l’unico punto panoramico accessibile al pubblico della terraferma sulla laguna e su Venezia. Nonostante l’isolamento in cui si trova il terminal, il servizio di linea Fusina-Zattere trasporta una media di 150 mila passeggeri l’anno, mentre quello commerciale per gli Alberoni arriva a 48 mila, e nel campeggio soggiornano 130 mila turisti.
 

Ultimo aggiornamento: 17:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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