Prime classi in bilico, chiesta la tutela linguistica della minoranza friulana

Venerdì 25 Marzo 2022 di Teresa Infanti
Portogruaro gioca la carta della tutela linguistica per salvare la formazione delle future prime classi

PORTOGRUARO - Inserire anche Portogruaro tra i territori in cui si applicano le disposizioni sulla tutela della minoranza linguistica friulana. Un provvedimento che, tra le altre cose, consentirebbe anche l’abbassamento del limite minimo di 10 bambini per la formazione delle nuove classi delle primaria.

ESAME IN COMMISSIONE
È stata esaminata mercoledì sera, in prima commissione consiliare, la proposta di delibera sulla tutela della minoranza linguistica friulana con cui si chiede al consiglio della Città metropolitana di Venezia di ricomprendere “l’intero territorio comunale nell’ambito territoriale nel quale si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche previste dalla legge 482 del 1999”.

MINORANZA FRIULANA
Secondo una stima della Regione, nel territorio provinciale veneziano c’è un’importante minoranza friulana che corrisponderebbe al 27 per cento degli abitanti dell’intero comprensorio di Portogruaro. Nel 2006 la Provincia aveva già ufficialmente riconosciuto la minoranza linguistica friulana nei Comuni di San Michele al Tagliamento, Teglio Veneto e Cinto Caomaggiore. Ora ci prova anche Portogruaro, forte anche dell’accordo di “collaborazione per la tutela e lo sviluppo del patrimonio linguistico e culturale della componente friulanofona della Regione del Veneto e venetofona della Regione Friuli Venezia Giulia”, approvato nel 2020 dalla Giunta Zaia in cui si evidenzia che “la lingua friulana è parlata anche in aree circoscritte dei comuni di Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Gruaro e Portogruaro”.

IL SINDACO
«La lingua e le tradizioni friulane – ha detto il sindaco Florio Favero - costituiscono un importante patrimonio culturale e sociale per le comunità del territorio di Portogruaro. Non nascondo che questa delibera, su cui si dovrà esprimere poi la Città metropolitana di Venezia, si ripercuote anche sulle norme che regolano l’ambito scolastico. Ci dà infatti la possibilità di parametrare le nuove classi delle scuole primarie non più sul numero minimo di 15 bambini, ma su dieci. Questa iniziativa è nata non solo dalla costatazione che ci sono tradizioni e culture del nostro territorio che vanno tutelate, ma anche dalle difficoltà registrate nelle frazioni di Summaga, Pradipozzo e Lugugnana nel formare le nuove classi delle scuole primarie. Dopo aver analizzato la questione dal punto di vista legislativo e dopo un confronto con altri sindaci del territorio, abbiamo ritenuto di avanzare questa proposta».
Ad oggi gli iscritti alla scuola di Summaga sono 12, nove in quella di Pradipozzo e solo cinque a Lugugnana.

Se verrà approvata, la delibera verrà trasmessa a Venezia assieme ad una raccolta firme di almeno un terzo dei consiglieri comunali.

Ultimo aggiornamento: 16:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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