Mestre. Ricoverato d'urgenza, gli rubano il Rolex da 18mila euro: indagano i carabinieri. L'Usl 3: «Stiamo collaborando»

Sabato 30 Dicembre 2023 di Alfredo Baggio
L'ospedale dell'Angelo di Mestre

MESTRE - Ricoverato d'urgenza all'Ospedale dell'Angelo di Mestre in seguito a un attacco cardiaco, al risveglio non trova più il prezioso Rolex che portava al polso: un incubo nell'incubo per un giovane di Mogliano, impiegato nel settore amministrativo della logistica portuale. Il fatto risale allo scorso 17 novembre. Il malore, la corsa all'ospedale, il ricovero. Una vicenda drammatica a cui si è aggiunta una coda molto spiacevole quando il giovane si è trovato il polso sguarnito del suo prezioso Rolex Submariner del valore di ben 18mila euro.

L'episodio ha generato un esposto alla direzione dell'Usl 3 Serenissima e una denuncia ai carabinieri e alla magistratura.

LA VICENDA

Il padre del giovane ha raccontato che si è sentito male intorno alle 19, al che è seguito il tempestivo intervento del Suem, per prestare i primi soccorsi. È stato trasportato al Pronto Soccorso in codice rosso e subito dopo è stato ricoverato in terapia intensiva cardiologica. La vicenda si è ulteriormente complicata quando ci si è accorti che mancava il prezioso orologio, un submariner verde di grandissimo valore, che il giovane aveva al polso al momento del primo soccorso. L'ipotesi è che il furto sia avvenuto proprio durante il ricovero e adesso sulla vicenda stanno indagando i carabinieri. La famiglia, alla ricerca di risposte, ha inoltre presentato un esposto all'azienda ospedaliera e alla direzione dell'Asl 3 Serenissima, seguito appunto da una denuncia verso ignoti ai carabinieri. Intanto le settimane sono passate, ma ancora non si sarebbe scoperto nulla, da qui la decisione di rendere pubblica la notizia, anche per avvertire le persone dei rischi di situazioni simili a questo. Intanto parallelamente, in collaborazione con le forze dell'ordine, l'Asl 3 sta effettuando le verifiche interne come prevede la normativa di riferimento, «codificate sia per la parte di verifica che per quella sanzionatoria, e vengono sempre messe in atto secondo le normative vigenti» spiega l'azienda sanitaria. Verifiche che però, a fronte di una denuncia, vengono effettuate dalle autorità competenti, con le quali l'azienda sanitaria ha dichiarato di star collaborando attivamente.

LA FAMIGLIA

La famiglia, oltre al dolore per la grave situazione di salute in cui versa il giovane, si trova ad affrontare anche il trauma aggiuntivo del grave furto in un momento così delicato. La speranza è che l'esposizione pubblica del caso possa portare alla luce la verità.

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