Furti nelle palestre, duo di romeni entra nelle strutture fitness esibendo documenti falsi e scassinano gli armadietti. A Treviso rubato un orologio da 7mila euro

Martedì 1 Agosto 2023 di Redazione web
Furti nelle palestre, duo di romeni entra nelle strutture fitness esibendo documenti falsi e scassinano gli armadietti. A Treviso rubato un orologio da 7mila euro (foto Pixaby)

TREVISO - Chiedevano di fare delle prove giornaliere nelle palestre e si registravano con documenti falsi ma una volta entrati negli spogliatoi derubavano i clienti degli oggetti di valore. Così due romeni di 29 e 28 anni, catturati in Romania con un mandato d'arresto europeo ed estradati in Italia, sono riusciti a impossessarsi di un Rolex Daytona da 27mila euro a Milano e di altri preziosi orologi e anelli in una palestra di Treviso.

I fatti

La prima denuncia risale allo 17 ottobre 2023, quando i due si sono presentati presso una palestra in via Galvani a Milano spiegando di voler fare una giornata di prova ed esibendo dei documenti falsi creati ad hoc. Con l'ingresso giornaliero di prova entravano ad esempio alle 9.30 e uscivano circa quattro ore più tardi. In questo modo i due avevano il tempo necessario per osservare la vittima mentre riponeva i propri beni in un armadietto con il lucchetto. Soltanto dopo avere svolto «un'apparente seduta di allenamento» per «passare inosservati», hanno forzato la chiusura e si sono impossessati dell'orologio di lusso e di 200 euro in contanti. Come riportato nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip di Milano Guido Salvini, un furto con le stesse modalità era avvenuto l'8 novembre 2022 in una palestra a Treviso, dove con le stesse modalità sono stati rubati un orologio da 7mila euro, una fede nuziale e 100 euro in contanti. Anche in quel caso due giovani erano entrati con l'ingresso giornaliero e avevano presentato gli stessi documenti. Pochi giorni dopo questo episodio, i due si sono ripresentati presso la palestra di Milano dove avevano messo a segno il primo colpo. Il gip ha disposto la misura cautelare in carcere, sottolineando il «carattere professionale, organizzato e collaudato nei minimi dettagli» con cui i furti sono stati commessi. Entrambi dovranno rispondere di furto pluriaggravato e fabbricazione di documenti falsi.

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