Treviso. Gite in pullman, gli aumenti sono anche del 25%: scuole costrette ad annullare i viaggi d'istruzione a causa dei costi troppo alti

Mercoledì 27 Marzo 2024 di Mauro Favaro
Treviso. Gite in pullman, gli aumenti sono anche del 25%: scuole costrette ad annullare i viaggi d'istruzione a causa dei costi troppo alti

TREVISO - Il costo per una gita in pullman è aumentato in media del 25%. E questo si ripercuote in primis sulle scuole, sugli studenti e sulle famiglie. A fronte del caro voli, diversi istituti preferiscono puntare sulle corriere. Ma anche qui le quote sono inevitabilmente lievitate. «Dopo il Covid c’è stato un aumento generale dei costi – spiega Elio Tomasella, riferimento del gruppo autobus operator e servizi turistici della Confartigianato di Treviso – Incidono le difficoltà nel reperire autisti, chi li ha fa di tutto per tenerseli, il costo del carburante e anche i rincari relativi ai pezzi di ricambio, a volte nemmeno semplici da reperire.

L'aumento deriva da questo. Dopotutto basta pensare che ordinando oggi un pullman nuovo si deve aspettare la consegna anche fino a settembre».

Il biglietto per i gruppi: le tariffe

In questo contesto si inserisce la scelta di Mom di lanciare il nuovo “biglietto gruppi” per trasportare fino a 70 passeggeri alla scoperta delle bellezze della Marca, e non solo. Non a caso si guarda proprio alle scuole. La tariffa è stata definita in 130 euro per singola tratta (260 euro andata e ritorno) per trasportare tra i 50 e i 70 passeggeri per mezzo (50 in ambito extraurbano e 70 in quello urbano) lungo i percorsi previsti per il trasporto pubblico, da fermata a fermata, in un raggio di 20 chilometri tra la partenza e la destinazione. «È un’iniziativa che come categoria accettiamo – dice Tomasella – I tour operator potrebbero perdere qualche servizio. Ma l’ottica è quella di sgravare le famiglie, rimanendo nell’ambito del trasporto pubblico locale, senza servizi dedicati». Di contro, la Confartigianato chiede al governo delle misure per riuscire a offrire alle famiglie prezzi calmierati anche per le percorrenze più lunghe con pullman dedicati. «Per un breve periodo era stata data anche ai pullman turistici la possibilità di recuperare parte delle accise sul gasolio. Poi però la cosa è finita – spiega Tomasella – Questa oggi potrebbe contribuire ad abbassare i nostri costi e di conseguenza a ridurre quelli delle famiglie che devono pagare la gita ai figli».

Le difficoltà

Certo, non mancano le difficoltà nemmeno sul fronte del trasporto pubblico locale. Ieri davanti alla biglietteria di Mom di piazzale Duca d’Aosta è andata in scena una nuova protesta organizzata dall’assemblea sulla mobilità. A gennaio il gruppo aveva incontrato Corrado Bianchessi, direttore di esercizio di Mom, chiedendo di ridimensionare l’aumento delle tariffe (l’estate scorsa il biglietto urbano è passato da 1,50 a 2 euro e l’abbonamento annuale 5-12 chilometri per studenti, il più richiesto, da 385 a 500 euro). «Il trasporto pubblico deve servire alle esigenze di studenti e lavoratori. E purtroppo ancora non è così – spiega Gigi Calesso – È necessario ampliare le fasce orarie, aumentare le frequenze, aumentare i percorsi e ridurre i prezzi».

I NODI

Il gruppo ha lanciato tre questionari (uno generale e due per studenti e lavoratori) per evidenziare i nodi del trasporto pubblico. Verranno distribuiti anche nelle scuole. «Porteremo i risultati sia alla Mom che in Provincia», specifica Luca Cuzzato. «I disservizi sono molto sentiti. Spesso gli studenti non riescono ad arrivare a scuola in orario – sottolinea Lara Brugnera – i giovani, in più, hanno bisogno di una socialità che non può fermarsi alle nove di sera». Non da ultimo, i lavoratori. «Lamentano la mancanza di un servizio idoneo per poter usare i mezzi pubblici invece di quelli privati – tira le fila Ruggero Sorci – oggi gli orari non sono compatibili con quelle delle aziende, a partire da quelle con i turni. Un servizio di trasporto pubblico efficiente è di fatto una forma di welfare che migliora le vita delle persone. E di questi tempi è fondamentale, visto l’aumento dei costi di benzina, assicurazioni e delle stesse auto. E’ necessario che il servizio si adegui alla situazione che stiamo vivendo attraverso una riorganizzazione ma anche con un importante aumento di autisti e mezzi».

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