Rapina al Prix: puntano la pistola in faccia al direttore e fuggono in scooter

Martedì 7 Giugno 2022 di Vittorino Compagno
Il Prix di Fossò

FOSSO' - Pistola in faccia al direttore del supermercato e la classica frase apri la cassa e dammi i soldi, con un accento di chiara cadenza veneta.

Nessuno si è fatto male, ma si è temuto il peggio perché il bandito era molto agitato. L'ennesima rapina ai danni di un punto vendita discount della catena Prix è andata in onda ieri sera verso le 18.30 ai danni del supermercato del medesimo marchio, ubicato in via Provinciale sud 143 a Fossò. Ad agire due banditi col volto travisato da mascherine anticovid e con il cappuccio di un k-way in testa, arrivati in sella ad uno scooter che hanno parcheggiato ad un decina di metri dall'entrata del negozio, all'angolo tra via Provinciale sud e via Bosello.

L'AZIONE
Avevano già le mascherine in viso e quando hanno raggiunto l'ingresso si sono messi in testa anche il cappuccio del loro k-way. Uno dei due si è fermato sulla porta e ha bloccato i clienti in entrata e in uscita. L'altro, quello che sembrava il capo, armato di pistola e molto nervoso, si è diretto verso l'unica cassa aperta in quel momento, gestita dal direttore del supermercato. Molto limitato il bottino. Il direttore, come da prassi, aveva appena effettuato un versamento dell'incasso. Al momento della rapina all'interno del supermercato c'erano una decina di clienti, alcuni dei quali in fila all'unica cassa aperta, retta appunto dal giovane direttore del negozio. Uno dei banditi si è diretto verso di lui e da una borsetta di plastica ha estratto una pistola, che ha subito puntato in faccia all'uomo, che neppure si era accorto della sua presenza in quanto intento a gestire il conto di un cliente. Il bandito dopo avergli intimato di aprire la cassa e di consegnarli i soldi, ha ripetutamente puntato l'arma verso i clienti, girandosi in continuazione in maniera molto irrequieta. Sono stati attimi molto agitati in quanto, per aprire la cassa, era necessario chiudere il conto della merce già conteggiata.
Visto che il direttore chiedeva tempo, il bandito ha iniziato a dare calci alla cassa finché non si è aperta. Nel frattempo il complice, che si era fermato all'entrata del supermercato, non permetteva a nessuno di entrare o uscire dal negozio. Un uomo che aveva appena pagato la spesa e stava per uscire, è stato bloccato con la forza. Una volta messo nella borsetta di plastica le poche banconote trovate in cassa, il bandito con la pistola ha fatto dietrofront ed è uscito dal supermercato, seguito dal suo complice. Dopo avere percorso una decina di metri a piedi, sono saliti su uno scooter e sono fuggiti lungo via Bosello, in direzione di Premaore di Camponogara.
I carabinieri, subito avvertiti, hanno posto in atto alcuni controlli, ma dei banditi per il momento non è stata trovata alcuna traccia.

I PRECEDENTI
Si tratta della terza rapina subita dallo stesso supermercato Prix da quando è stato aperto otto anni fa. La prima è avvenuta nel 2015 e la seconda l'anno successivo. Irrisori in tutti e tre i casi i profitti dei banditi. Ma se nel 2015 e nel 2016 a mettere in atto le rapine era stato uno stesso bandito solitario residente in provincia di Padova, successivamente individuato dalle forze dell'ordine, questa volta potrebbe trattarsi della cosiddetta banda dei discount, la stessa che nei giorni scorsi ha agito a Pianiga, a Dolo e a Mestre. Il perché vengano scelti i discount alimentari resta per il momento un mistero.
L'unica spiegazione plausibile potrebbe essere quella che tali negozi hanno poco personale e spesso sono ubicati fuori dai centri urbani, come nello specifico quello di Fossò preso di mira ieri sera.
 

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