Venezia. Mostra del Cinema, caccia ai B&b abusivi: "pizzicate" venti strutture fantasma

Martedì 22 Agosto 2023 di Davide Tamiello
Mostra del Cinema, caccia ai B&b abusivi: "pizzicate" venti strutture fantasma

VENEZIA - Stretta sulle affittanze turistiche in vista della Mostra del cinema.

Guardia di finanza e polizia locale, nelle ultime settimane, hanno intensificato i controlli contro l'abusivismo in città in previsione della scontata intensificazione dei flussi turistici in questi giorni di altissima stagione. I controlli sono stati effettuati soprattutto in borghese, sentendo gli stessi clienti, per non dare nell'occhio e capire intanto modalità, contratti, autorizzazioni, cifre. Nel solo centro storico, insieme appunto alla polizia locale, dal 15 giugno al 15 luglio l'operazione "Back in Venice" ha visto coinvolte una trentina di pattuglie: sono stati individuati 11 affittacamere e 12 appartamenti completamente abusivi.

STRUTTURE SANZIONATE

Inoltre un altro centinaio di strutture sono state sanzionate per varie violazioni minori: una ottantina non avevano esposto in modo visibile la targa identificativa che definiva la struttura ricettiva, un'altra ventina tra violazioni amministrative tra cui aver accolto più ospiti di quelli dichiarati. Quasi trecento i titolari segnalati alle autorità, un paio i lavoratori in nero riscontrati. I controlli sono finalizzati non solo ad individuare le strutture abusive ma anche ad individuare quelle che dichiarano redditi inferiori a quelli reali: la guardia di finanza, quest'estate, li ha estesi anche al litorale. Nel mirino le località balneari come Jesolo, Caorle, Cavallino, Eraclea e Bibione. In questi giorni, in particolare, l'attività si è intensificata parecchio con controlli stringenti: il bilancio definitivo dell'operazione si chiuderà al termine della Mostra del cinema. In questo modo sarà possibile anche definire con maggior precisione lo stato dell'abusivismo e dello sfruttamento legato ai grandi eventi.

In campo anche il software progettato dalla finanza lagunare, "Dogale". Il programma, che porta il nome del copricapo della massima autorità della Serenissima, è in realtà un acronimo: Database osservazione e georeferenziazione anomalie extralberghiere. Il software passa al setaccio gli annunci online delle affittanze turistiche, li mette a confronto con altri fattori di rischio e dà infine indicazione su dove sia meglio fare delle verifiche. A Venezia Dogale ha permesso di individuare 16 strutture abusive nell'estate del 2022 (totale di 160mila euro di multa). A settembre ne sono state trovate altre 31, per un totale di 216mila euro di sanzioni amministrative. Durante le feste di Natale e di Pasqua se ne sono aggiunte altre 9, più altre 40 trovate tra centro storico e terraferma sanzionati per violazioni minori. A Mestre, a marzo, nei confronti di due strutture abusive, e in 10 situazione di grave irregolarità, sono stati staccati verbali per oltre 35mila euro.

ALTRI CONTROLLI

In città, inoltre, sono state effettuate degli altri servizi anti contraffazione in borghese. In uno di questi, ieri mattina, i militari hanno bloccato e ammanettato a terra, alla Toletta, un giovane africano. In una zona di grande transito, come quella tra l'Accademia e Santa Margherita, in tanti hanno assistito alla scena. Varie persone, per lo più turisti, si sono fermate per capire cosa stesse realmente succedendo. L'uomo si era agitato dopo aver rifiutato di sottoporsi al controllo. I finanzieri non l'hanno né arrestato né denunciato.

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