La chiama un finto tenente, l'anziana non si fida e chiede aiuto al vicino che corre in caserma ma è troppo tardi: scatta la trappola

I ladri rubano gioielli per migliaia di euro

Domenica 3 Marzo 2024 di Monica Andolfatto
La chiama un finto tenente, l'anziana non si fida e chiede aiuto al vicino che corre in caserma ma è troppo tardi e scatta la trappola

MESTRE - Godono da sempre della massima fiducia della gente. Specie fra gli anziani che li considerano una sorta di angeli custodi. Ed è proprio su tale considerazione che i delinquenti fanno leva. Chi dubiterebbe di un carabiniere? Purtroppo c'è da registrare un'altra truffa messa a segno da un finto appartenente all'Arma. Stavolta anche più affinata delle altre. Siamo a Favaro in via Ca' Stampalia qualche giorno fa. Protagonista, suo malgrado una ultraottantenne. Il piano studiato nella specifica occasione è piuttosto raffinato, a conferma che i malviventi non colpiscono a caso ma scelgono vittime ben precise, riuscendo ad acquisire elementi che rendono verosimile il racconto poi propalato. Due gli impostori in azione.
La prima telefonata è all'utenza di casa: «Buongiorno signora, sono il tenente della caserma di Favaro.

Sua figlia ha investito un pedone sulle strisce. No, non si è fatta nulla, ma deve pagare una multa ingente per evitare il carcere. Sul posto c'è già il fidanzato che ha versato 3.500 euro ma serve altro denaro». Questo più o meno il contenuto della conversazione. Il falso graduato sa il numero del telefono fisso - e come vedremo anche del cellulare - sa che ha una figlia e che questa ha un'auto e che è anche fidanzata. Avvisa la pensionata che a breve riceverà la chiamata di un avvocato con il quale si può mettere d'accordo. E difatti il sedicente legale la contatta al telefonino informandola che invierà un suo incaricato per ritirare i soldi. La signora è ancora in collegamento con il tenente dei carabinieri al quale dice di attendere un attimo. Ha il sospetto che si tratti di un raggiro e chiama un vicino al quale passa la cornetta: «Non si fida? Guardi la capisco con quello che si sente in giro. Venga pure qui in caserma che così potrà verificare».

LA TRAPPOLA

Ed è qui che scatta la trappola. L'uomo lascia la donna sola in casa e di dirige verso la caserma dei carabinieri. Quando arriva scopre che sì, avevano ragione. È tutto un imbroglio. Ma è troppo tardi. I lestofanti hanno ottenuto quello che volevano. Allo sconosciuto che si presenta all'ingresso, - «mi manda l'avvocato» - la padrona di casa consegna tutti i suoi gioielli - «se non ha denaro non importa, anche i preziosi vanno bene» - perché le viene detto che è tutto a posto, che il suo conoscente sta tornando dopo essere stato appunto dai carabinieri. Il bottino con cui la banda di criminali si dilegua è piuttosto sostanzioso: oltre una decina fra collane e bracciali in oro per un valore di diverse migliaia di euro. L'autore materiale della truffa viene descritto come un ragazzo fra i 20 e i 25 anni, altro sul metro e ottanta, italiano, gentile.

Nelle ultime settimane si registra una recrudescenza di questa che ormai è un'emergenza in tutta la provincia: dalla Riviera al Veneto Orientale e persino a Venezia centro storico. I carabinieri, quelli veri, sono impegnati a fondo per stroncare questa scia di odiose truffe, sul fronte tanto della repressione - vedi gli arresti degli ultimi giorni - quanto della prevenzione.
La raccomandazione rimane sempre la stessa: non dare confidenza a nessuno che ti chiede soldi e che ti suona il campanello spacciandosi per appartenente alle forze dell'ordine o per operatore dei servizi sociali, o chissà sotto quali mentite spoglie. E l'invito a vigilare è esteso alla cittadinanza, specie in un contesto che vede la presenza di anziani soli.

Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 14:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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