MIRA - L’hanno visto allontanarsi da quel condominio di corsa e con le mani in tasca. I carabinieri della tenenza di Mira, allora, sono intervenuti per un controllo e l’hanno pizzicato con le tasche piene di gioielli: l’uomo, un 31enne di Napoli, era un truffatore e aveva appena messo a segno un raggiro del “falso carabiniere”. I militari, questa volta, l’hanno preso con le proverbiali mani nella marmellata: l’uomo era appena uscito dalla casa delle sue vittime, due 84enni.
Lo schema è sempre lo stesso: i due anziani avevano ricevuto una telefonata.
IL QUADRO
In questi ultimi mesi si stanno registrando diversi episodi di truffe alle fasce deboli con diverse tecniche, dal finto carabiniere al finto impiegato del gas, dal tecnico dell’acqua a quello dell’energia elettrica. In particolare, sono state registrate truffe perpetrate ai danni di anziani da parte di chi si era finto carabiniere, chiedendo denaro come cauzione per un proprio familiare finito nei guai. Le forze dell’ordine, quindi, mettono in guardia la popolazione da questi potenziali criminali. Parlano con insistenza, usano toni e modi gentili, ma decisi. Fondamentale chiamare subito il 112 al primo dubbio, dando nome e cognome del richiedente e raccontando brevemente cosa è successo e dove.
Ascoltare attentamente le indicazioni che fornisce l’operatore del 112 e non riattaccare finché lo stesso operatore non invita a farlo. Le persone devono - nel limite delle loro possibilità - non isolarsi, affinché, specialmente se vivono da sole, la casa non si trasformi in una prigione, ma resti un luogo dove vivere in sicurezza e serenità.