Mestre. Falso carabiniere entra in casa e deruba una signora, non contento ritorna poco dopo a "farle visita"

Lunedì 22 Gennaio 2024 di Redazione
Mestre. Falso carabiniere entra in casa e deruba una signora, non contento ritorna poco dopo a "farle visita"

MESTRE - «Suo figlio ha avuto un incidente. Ha bisogno di un avvocato e gli servono dei soldi». Ancora un volta tornano i falsi carabinieri che suonano alla porta di casa e purtroppo ancora una volta anziani cadono nella trappola. E questo nonostante tutte le campagne di sensibilizzazione avviate da Comune e forze dell'ordine. È successo alcuni giorni fa in via San Donà a Carpenedo.

A metà mattina di presenta all'ingresso dell'appartamento, dove una pensionata vive da sola, un uomo che si qualifica come militare dell'Arma. Sui trent'anni, ha modi affabili, è completamente vestito di nero e porta in spalle uno zaino dello stesso colore. Si sincera che non ci siano altre persone, e informa la donna che il figlio è stato coinvolto in un sinistro, che sta bene, ma è in torto, che al momento non può parlare e che necessita assolutamente di assistenza legale. Di qui la richiesta di denaro con l'assicurazione che la somma sarebbe stata consegnata di lì a poco. Lo sconosciuto se ne va con più di mille euro in contanti.

RILANCIO

Ma non è contento. Con molta probabilità ha fiutato che la sua preda è particolarmente fragile e quindi rilancia. La signora riceve una telefonata sull'utenza domestica: a contattarla è un altro sedicente carabiniere che le dice che il denaro non è sufficiente e che di lì a poco tornerà il suo collega. Questo si ripresenta e, siccome l'anziana non ha più liquidi, si fa dare dei gioielli. Sparisce con due orologi e una collana in oro dal valore piuttosto considerevole.

SCONFORTO

Solo quando il figlio che, come è solito fare per sincerarsi delle sue condizioni, chiama la madre che quest'ultima si rende conto di essere stata turlupinata. Non ha mai causato un incidente e non è mai stato fermato dai carabinieri, né ha mai avuto bisogno di un avvocato. Di qui la chiamata al 113, ma è troppo tardi. Il lestofante ha già fatto perdere le tracce.
La raccomandazione è sempre la stessa: non aprire o dare confidenza a sconosciuti che con qualche scusa bussano all'ingresso e qualificandosi nei modi più diversi fanno richieste di soldi o vogliono entrare. E in caso di dubbio o di timore sempre meglio rivolgersi alle centrali operative di polizia o carabinieri. Le truffe agli anziani non conoscono crisi o flessioni: la guardia deve rimanere alta.

Ultimo aggiornamento: 17:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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