Fallisce la società Dec, proprietaria della darsena tra il Laguna Palace e il canal Salso

Giovedì 5 Ottobre 2023 di Fulvio Fenzo
MESTRE La darsena sotto il Laguna Palace

MESTRE Ci voleva un miracolo, ma il miracolo non è arrivato. Alle 13 di ieri la sezione civile e fallimentare del Tribunale di Padova ha dichiarato il crac della Immpart Srl, proprietaria tra l’altro della Darsena Dec sul canal Salso, sotto al Laguna Palace.

Dove, adesso, arriveranno i sigilli.

I CONTI

I conti, del resto, non lasciavano spazio a grandi speranze. La “Immpart” dei fratelli Danieli, con legale rappresentante Roberta Coin e un tempo la sede a Padova (ora è qui a Mestre, in via Miranese 3), era in rosso come la “Venezia Futura Srl”, fallita in precedenza con la successiva messa all’asta del Laguna Palace. I debiti di Immpart ammontavano a oltre 18 milioni di euro, tra cui 6 milioni di debiti per l’Imu non versata al Comune, altri 6 con l’Agenzia delle Entrate tra Ires, Irpef e Irap, e altrettanti con Amco Spa, la società che ne ha rilevato i crediti deteriorati. Immpart aveva presentato domanda di concordato preventivo, ma sulla sua testa pendeva anche un’istanza di fallimento chiesta nel 2022 dall’Agenzia delle Entrate. E non c’è stato scampo: il Tribunale ha dichiarato il crac incaricando Guido Marzella giudice delegato e curatore il commercialista padovano Marcello Dalla Costa (che si era finora occupato della procedura del concordato non andato a buon fine), ordinando al legale rappresentante di Immpart di depositare entro tre giorni i bilanci, le scritture contabili e fiscali, e l’elenco dei creditori, e fissando per il 12 gennaio 2024 l’udienza per procedere all’esame dello stato passivo.

COSA SUCCEDERÁ

Adesso, come temevano i proprietari delle 450 barche ormeggiate fino ad un paio di settimane fa nella darsena o protette nei capannoni, arriveranno dunque i sigilli alla Dec, ma anche alle altre proprietà della Immpart, e cioé un immobile direzionale in viale Ancona (quello affiancato al Laguna Palace) ed un loft affacciato sulla darsena. Nel frattempo le 450 barche si sono drasticamente ridotte per il fuggi fuggi dei proprietari che temevano di vedersele “sequestrate” assieme alla Darsena, tanto che in una decina di giorni se ne erano già andati via in 250. 

LA FUGA

Una fuga che ha comunque dato ragione ai titolari delle barche, perché ora la Darsena verrà chiusa dal Tribunale per procedere all’inventario delle proprietà che andranno presumibilmente all’asta. E le imbarcazioni private rimaste all’interno resteranno dunque “congelate” in attesa che i legittimi proprietari presentino un’istanza al giudice delegato padovano, fornendo le prove della registrazione e della titolarità del bene. Una procedura che, pur faticosa, sarà comunque più rapida di quella prevista attendendo l’udienza del gennaio prossimo (nella quale tutti i proprietari dovranno comunque presentare la documentazione), e che potrebbe consentire di rientrare in possesso delle imbarcazione anche nel giro di due o tre settimane. A rischiare di più, ora come ora, sono i sei dipendenti tuttora in forza alla Darsena Dec, per i quali si rischia di arrivare all’interruzione del lavoro.

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