MESTRE - «A fine novembre avevo firmato il contratto. Sembrava tutto a posto e non posso dire che abbiano fatto pressioni per vendermi l'auto "in fretta".
LA TESTIMONIANZA
A parlare, questa volta, è uno dei clienti che hanno acquistato una vettura alla concessionaria Dr di via Fratelli Bandiera, la Boldrin Centro Auto chiusa per il crac nei conti. Un Suv che il cliente non ha ancora visto e, nelle sue stesse condizioni, ci sarebbe un'altra quindicina di acquirenti che avevano versato già l'anticipo, anche se dalla sede della Casa automobilistica Dr tornano a confermare che "si faranno carico di tutti i contratti appesi".
«A fine novembre avevo visto anche delle auto in pronta consegna, ma ho scelto un modello che sarebbe dovuto arrivare a breve: la mia prima auto nuova - racconta il giovane -. Così mi sono fatto vivo chiamando a metà dicembre, poi prima di Natale, ma non era ancora arrivata. Quindi mi sono presentato da Boldrin a fine anno, e qui mi hanno risposto che non sapevano quando l'avrebbero consegnata. Martedì scorso, dal Gazzettino, ho scoperto che la concessionaria era fallita». La delusione (e la preoccupazione per i 4mila euro già versati) poteva essere enorme, ma attraverso il numero telefonico esposto all'entrata della concessionaria ormai chiusa, il giovane cliente è riuscito a mettersi in contatto con la Dr, fornendo gli estremi del contratto e mandando una lettera per chiedere le "tempistiche di consegna vista l'inadempienza della concessionaria".
Passaggi necessari per la Casa automobilistica per prendersi carico di questo come degli altri clienti in attesa delle auto ordinate atraverso Boldrin. Roberto Ficotto, il commercialista nominato curatore dal giudice per il procedimento per il quale è fissata l'udienza dei creditori per il 15 maggio prossimo, ha intanto proceduto in questi primi giorni all'inventario della proprietà per poi passare, nelle prossime settimane, all'analisi dei libri contabili della "Boldrin Centro Auto Spa". L'impegno preso dalla Dr Automobiles dovrebbe comunque tranquillizzare i clienti, ma da Adico, l'associazione mestrina dei consumatori, fanno sapere di essere a disposizione: «I clienti che hanno versato la caparra o che hanno già pagato tutta la macchina spiega Carlo Garofolini, presidente di Adico possono rivolgersi ai nostri uffici qualora non vedessero esaudite le proprie legittime pretese. Potremo assisterli eventualmente nella procedura concorsuale, fermo restando che, in questi casi, i creditori privilegiati sono prima di tutto i dipendenti poi altre categorie non afferenti ai compratori».