VENEZIA - Lavori in piazza San Marco: sotto ai masegni emergono tracce della storia della città.
Per ampliare la superficie di piazza San Marco, nel 1172 il doge Sebastiano Ziani fece tombare il rio Batario, che aveva alle sue estremità due chiese oggi scomparse, quella di San Teodoro, primo patrono cittadino, e quella di San Geminiano, abbattuta sotto la dominazione napoleonica.
Oltre a questa operazione, fu interrata la darsena davanti al Palazzo Ducale, ricavando l’attuale piazzetta San Marco, e fu accorpato anche l’orto donato dalle monache di San Zaccaria, ampliando così la piazza, più che raddoppiata in lunghezza. (Immagini di Gianni Darai)
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